Normativa europea su assicurazioni e pensioni: intervento della Commissione

La Commissione europea,con la nota IP/06/1380 del 12 ottobre 2006,è intervenuta per sollecitare il corretto recepimento della normativa europea nella Repubblica ceca,in Finlandia,In Germania,in Ungheria,in Italia e in Polonia.

La Commissione europea ha adottato provvedimenti contro sei Stati membri che hanno commesso infrazioni della normativa comunitaria in materia di assicurazioni e di pensioni aziendali o professionali. La Commissione deferirà l’Italia alla Corte di Giustizia europea in relazione alla normativa italiana che impone a tutte le imprese di assicurazione abilitate a fornire l’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile auto in Italia l’obbligo di fornire l’assicurazione per tutte le categorie di assicurati in tutte le regioni italiane.
La Commissione deferirà inoltre la Finlandia alla Corte in relazione alla normativa finlandese in materia di vignette autoadesive e assicurazioni per il trasferimento di autoveicoli.
La Commissione invierà alla Germania un invito formale a verificare le norme in materia di doveri precontrattuali degli assicuratori nei confronti dei detentori delle polizze e del diritto di recesso del contratto di assicurazione sulla vita. Tale invito assumerà la forma di “parere motivato”,seconda fase del procedimento di infrazione di cui di cui all’art. 226 del trattato CE. In assenza di risposta soddisfacente entro due mesi,la Commissione potrà adire la Corte di Giustizia europea.
Infine la Commissione ha deciso di inviare alla Repubblica ceca,all’Ungheria e alla Polonia inviti formali a presentare le loro osservazioni sul loro recepimento di una direttiva relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali o professionali. L’invito della Commissione assume la forma di lettera di costituzione in mora ,prima fase del procedimento di infrazione di cui all’art. 226 del trattato CE. Qualora ,una volta esaminate le osservazioni,la Commissione ritenesse incompleto il recepimento della direttiva,potrebbe decidere di inviare agli Stati membri interessati un parere motivato contenente l’invito formale a modificare la loro legislazione.

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