Norme UNI EN 1420 e UNI EN 12897, adduzione acqua

Pubblicate in lingua italiana le norme UNI EN 1420:2016 “Influenza dei materiali organici sull’acqua destinata al consumo umano – Determinazione dell’odore e del sapore dell’acqua nelle reti di tubazioni” e UNI EN 12897:2016 “Adduzione acqua – Specifica per scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi) riscaldati indirettamente”.

Le Commissioni tecniche Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio e Impianti di adduzione acqua hanno pubblicato in lingua italiana le norme UNI EN 1420 e UNI EN 12897 che si occupano: la prima della determinazione dell’odore e del sapore dell’acqua nelle reti di tubazioni nell’ambito dell’influenza dei materiali organici sull’acqua destinata al consumo umano; la seconda norma, invece, riguarda gli scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi) riscaldati indirettamente.

La norma UNI EN 1420:2016 “Influenza dei materiali organici sull’acqua destinata al consumo umano – Determinazione dell’odore e del sapore dell’acqua nelle reti di tubazioni” specifica una procedura per ottenere una migrazione d’acqua per determinare l’odore e il sapore su prodotti fatti da materiali organici destinati a venire al contatto con acqua destinata al consumo umano e impiegati in reti di tubazione. Tali prodotti includono tubi, raccordi, attrezzature ausiliarie e rivestimenti. La norma si applica ai prodotti usati in diverse condizioni per il trasporto, l’immagazzinamento e la distribuzione di acqua destinata al consumo umano e acqua impiegata per la realizzazione di acque potabili. La norma specifica un metodo di prova che comprende una serie di procedure.

La norma UNI EN 12897:2016 “Adduzione acqua – Specifica per scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi) riscaldati indirettamente” specifica i requisiti di prestazione e i metodi di prova per scaldaacqua ad accumulo in pressione (chiusi), riscaldati indirettamente, di capacità fino a 2 000 l, idonei ad essere collegati ad una adduzione di acqua avente pressione tra 0,05 MPa e 1,0 MPa (0,5 e 10 bar), e dotati di dispositivi di sicurezza e controllo progettati per prevenire temperature di funzionamento maggiori di 95°C dell’acqua potabile stoccata.

Fonte: UNI

Approfondimenti

Precedente

Prossimo