Sulla Gazzetta Ufficiale dellUE C 254 E/1 del 25 ottobre 2005 è pubblicata la Posizione Comune (CE) definita dal Consiglio il 18 luglio 2005 in vista delladozione della direttiva 2005/
/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e che abroga la direttiva 91/157/CEE.
La direttiva 91/157/CE del Consiglio del 18 marzo 1991, relativa alle pile ed agli accumulatori contenenti sostanze pericolose ha consentito il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri in materia. Tuttavia gli obiettivi di tale direttiva non sono stati interamente raggiunti, anche dopo ladozione della decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2002, che istituisce il Sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente, e la direttiva 2002/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003, sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Nel prendere atto di ciò, il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno ritenuto opportuno e necessario, ai fini di chiarezza, di procedere alla revisione e alla sostituzione della direttiva 91/157/CEE proposta dalla Commissione, adottando il Parere Comune (CE) definita dal Consiglio il 18 luglio 2005 per ladozione di una nuova e aggiornata direttiva in materia.
Per conseguire i suoi obiettivi in materia di ambiente, la proposta della nuova direttiva si propone di vietare limmissione sul mercato si taluni tipi di pile e accumulatori contenenti mercurio o cadmio e promuove, inoltre,un livello elevato di raccolta e di riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori e una migliore prestazione ambientale di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo di vita di pile e accumulatori, cioè produttori, distributori, utilizzatori finali e, in particolare, gli operatori direttamente impegnati nel trattamento e nel riciclaggio di tali prodotti. Le norme specifiche necessarie a tale scopo integrano la normativa comunitaria esistente sui rifiuti, in particolare la direttiva 75/442/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1975, relativa ai rifiuti, la direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999, relativa alle discariche di rifiuti e la direttiva 2000/76/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 dicembre 2000 sullincenerimento dei rifiuti.
La nuova direttiva non sarà applicata alle pile e agli accumulatori utilizzati in:
-apparecchiature connesse alla tutela degli interessi essenziali degli Stati membri in materia di sicurezza, armi, munizioni e materiale bellico, ad esclusione dei prodotti che non sono destinati a fini specificatamente militari;
-apparecchiature destinate ad essere inviate nello spazio.
Per conseguire i suoi obiettivi in materia di ambiente, la proposta della nuova direttiva si propone di vietare limmissione sul mercato si taluni tipi di pile e accumulatori contenenti mercurio o cadmio e promuove, inoltre,un livello elevato di raccolta e di riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori e una migliore prestazione ambientale di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo di vita di pile e accumulatori, cioè produttori, distributori, utilizzatori finali e, in particolare, gli operatori direttamente impegnati nel trattamento e nel riciclaggio di tali prodotti. Le norme specifiche necessarie a tale scopo integrano la normativa comunitaria esistente sui rifiuti, in particolare la direttiva 75/442/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1975, relativa ai rifiuti, la direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999, relativa alle discariche di rifiuti e la direttiva 2000/76/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 dicembre 2000 sullincenerimento dei rifiuti.
La nuova direttiva non sarà applicata alle pile e agli accumulatori utilizzati in:
-apparecchiature connesse alla tutela degli interessi essenziali degli Stati membri in materia di sicurezza, armi, munizioni e materiale bellico, ad esclusione dei prodotti che non sono destinati a fini specificatamente militari;
-apparecchiature destinate ad essere inviate nello spazio.
Fonte: Eur-Lex
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