Parere del CESE sui distretti industriali europei

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 255/1 del 14 ottobre 2005 è pubblicato il Parere del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) sul tema “I distretti industriali europei verso le nuove reti del sapere”.

Il Comitato Economico e Sociale Europeo, nel corso della 416° sessione plenaria del 6 e 7 aprile 2005 ha adottato, con 127 voti favorevoli e 3 contrari, il Parere sul tema “I distretti industriali europei verso le nuove reti del sapere”, tema che è stata oggetto, soprattutto negli ultimi 15 anni, di un’ampia riflessione e in tutti i paesi industrializzati. Anche i paesi in via di sviluppo e i paesi partner mediterranei hanno cercato di imitare l’organizzazione distrettuale che si era consolidata in molti paesi europei per dare maggiore sviluppo alla loro organizzazione imprenditoriale.
I distretti industriali , che si sono sviluppati in maniera largamente autonoma, non sono semplicemente dei complessi di imprese, magari specializzate e localizzate in un territorio, ma sono un’insieme di imprese che operano attraverso giochi di squadra: all’interno di tali insiemi di cooperazione su progetti e si compete sugli stessi, mentre il territorio, lungi dal costituire un semplice sfondo all’interno del quale le imprese operano e producono, rappresenta una reale infrastruttura di integrazione economica, sociale e dei cicli produttivi. In sostanza il luogo nel quale si sono depositate le tradizioni produttive e le conoscenze pratiche. I distretti industriali, ormai riconosciuti giuridicamente in diversi paesi europei (in Italia, ad esempio,con la legge 317/1991), sono unanimemente considerati come un reale successo per diverse economie, e in particolare per quella italiana.
Secondo il Comitato economico e sociale europeo la creazione del distretto industriale deve tener presente gli obiettivi centrali della strategia di Lisbona, cioè quello di far diventare l’economia europea “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo”. Infatti, si deve vedere nei distretti industriali e nel loro sviluppo uno degli elementi chiave per la creazione di nuova conoscenza , nonché e soprattutto una nuova e migliore occupazione da conseguire sfruttando le notevoli opportunità offerte dalle reti, ovvero accelerando lo sviluppo di sistemi produttivi e distributivi in reti europee permanenti basate sulla conoscenza, sulle capacità di interscambio di informazioni e know-how e su adeguate capacità dio assorbimento, arricchimento e ritrasmissione delle stesse.La promozione delle azioni a livello locale e la capacità di metterle in rete per realizzare la strategia di Lisbona , secondo il CESE risultano essenziali per incoraggiare, da una parte, la creazione e lo sviluppo di imprese innovative in tutto il territorio dell’Unione, e soprattutto negli Stati membri di nuova adesione, dall’altra, per rafforzare le possibilità di incontro e di collaborazione, in uno spirito di più forte coesione economica e sociale.

Fonte: Eur-Lex

Approfondimenti

Precedente

Prossimo