Secondo l’indagine svolta dall OCSE (lOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che ha sede a Parigi) il potere d’acquisto delle buste paga degli italiani è tra i più bassi dei paesi industrializzati. Con uno stipendio medio di circa 1.350 euro siamo nettamente sotto la media dell’Unione europea.
I salari italiani sono tra i più poveri. Le difficoltà di arrivare a fine mese, questa volta non provengono dalla “sinistra ” o da qualche associazione dei consumatori, ma sono certificate dall OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
L’indagine è stata fatta misurando il potere d’acquisto dei salari dei trenta paesi membri.Il calcolo ha depurato gli effetti delle inflazioni nei diversi paesi e dei rapporti di cambio tra le monete.
Ebbene, in questa classifica, il peso del potere dacquisto delle buste paga italiane si colloca al ventitreesimo posto tra i 30 paesi industrializzati. Un risultato poco lusinghiero che pone l Italia decisamente al di sotto della media OCSE e dell Unione europea, dietro non solo a Germania, Francia, ma anche a Spagna e Grecia. In ambito comunitario, l Italia precede solo il Portogallo.
Il calcolo effettuato dall organizzazione di Parigi ha preso come riferimento la media annuale delle retribuzioni reali per una persona single senza figli nel 2005. Traducendo in euro i risultati diffusi che sono stati effettuati in dollari emerge che un italiano guadagna al netto mediamente 16.242 euro all anno, circa 1350 euro al mese, compresa la tredicesima. Un tedesco guadagna il 23,5% in più, un francese il 17,6%.Davanti agli italiani si collocano anche spagnoli, greci e irlandesi.La media dei paesi OCSE è maggiore del 12,4% rispetto alla busta paga italiana, una forbice che si allarga se il raffronto è fatto con i paesi UE: siamo sotto del 18,7%.Da depressione il raffronto con le aree OCSE extraeuropee maggiormente industrializzate come i paesi scandinavi , gli USA, il Canada, la Corea e la Svizzera.
L’indagine è stata fatta misurando il potere d’acquisto dei salari dei trenta paesi membri.Il calcolo ha depurato gli effetti delle inflazioni nei diversi paesi e dei rapporti di cambio tra le monete.
Ebbene, in questa classifica, il peso del potere dacquisto delle buste paga italiane si colloca al ventitreesimo posto tra i 30 paesi industrializzati. Un risultato poco lusinghiero che pone l Italia decisamente al di sotto della media OCSE e dell Unione europea, dietro non solo a Germania, Francia, ma anche a Spagna e Grecia. In ambito comunitario, l Italia precede solo il Portogallo.
Il calcolo effettuato dall organizzazione di Parigi ha preso come riferimento la media annuale delle retribuzioni reali per una persona single senza figli nel 2005. Traducendo in euro i risultati diffusi che sono stati effettuati in dollari emerge che un italiano guadagna al netto mediamente 16.242 euro all anno, circa 1350 euro al mese, compresa la tredicesima. Un tedesco guadagna il 23,5% in più, un francese il 17,6%.Davanti agli italiani si collocano anche spagnoli, greci e irlandesi.La media dei paesi OCSE è maggiore del 12,4% rispetto alla busta paga italiana, una forbice che si allarga se il raffronto è fatto con i paesi UE: siamo sotto del 18,7%.Da depressione il raffronto con le aree OCSE extraeuropee maggiormente industrializzate come i paesi scandinavi , gli USA, il Canada, la Corea e la Svizzera.