Omologazione degli autoveicoli alimentati a idrogeno.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 27/1 del 3-2-2009 è pubblicato il Parere del Comitato economico e sociale in merito alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’omologazione-tipo di autoveicoli alimentati a idrogeno e che modifica la direttiva 20°07/46/CE.

Il CESE approva i contenuti della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’omologazione-tipo di autoveicoli alimentati a idrogeno e che modifica la direttiva 2007/46/CE e vede positivamente l’emanazione di norme armonizzate a livello comunitario per l’omologazione di autoveicoli alimentati a idrogeno, condividendo la scelta di una unica procedur a livello europeo valida in tutti gli Stati membri in quanto appare più semplice, assai meno onerosa rispetto a 27 omologazioni differenti che, oltretutto, creerebbero condizioni evidenti di distorsione della concorrenza ed una frammentazione del mercato interno.

L’emanazione di queste norme comunitarie – si legge ancora nelle “Conclusioni e raccomandazioni” del CESE – in materia di armonizzazione costituisce inoltre un elemento importante di garanzia di sicurezza per gli utilizzatori. Il consolidamento della loro fiducia costituisce una condizione essenziale in presenza di un prevedibile sviluppo di tali automezzi che secondo le previsioni dovrebbero raggiungere entro il 2020 il target di 1 milione di auto alimentate idrogeno.

Secondo il CESE, un importante esempio che conferma la validità e la possibilità concreta di raggiungere tale obiettivo è costituito dal costante e continuo incremento di taxi con alimentazione ibrida c he circolano a News York, dove una positiva politica urbana consente di coniugare il rispetto e la difesa dell’ambiente con le regole del mercato, dimostrando nei fatti che i tentativi di costruire artificiosi ostacoli allo sviluppo di questa tecnologia spesso nascondono solo una difesa di interessi consolidati.

Il raggiungimento di questo traguardo appare necessario poiché solo con una decisa azione di sostituzione dei carburanti fossili appare possibile conseguire un obiettivo coerente con le politiche dell’Unione per lo sviluppo sostenibile e per la lotta ai cambiamenti climatici. Tale traguardo può essere conseguito attraverso un progressivo utilizzo dell’idrogeno, degli agrocarburanti di seconda generazione e di altri carburanti rinnovabili.

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Fonte: Eur-Lex

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