Sono queste le parole che il Presidente della Repubblica, G. Napolitano, ha pronunciato al termine della cerimonia commemorativa del 66° anniversario delle Fosse Ardeatine. Sono qui per ribadire ha detto ancora il Capo dello Stato che cosa abbiano rappresentato, nel segno del superamento della tragica esperienza della guerra e della barbarie nazista, la fondazione dello Stato democratico e la Costituzione che noi dobbiamo onorare anche rispettando le istituzioni dello Stato democratico.
Se ci sono i giovani che partecipano ha aggiunto il Capo dello Stato, che nelloccasione ha incontrato e salutato folti gruppi di studenti non è mai un rito, è un modo di rivivere lesperienza tragica del passato. Ho il dovere, come si sa e come è scritto nella Costituzione, di rappresentare lunità nazionale.Non penso ad altro che a questo: a come temere unito il Paese, a contribuire per la mia parte a tenere unito il Paese.
Alla cerimonia commemorativa hanno preso parte il Presidente della Corte Costituzionale, Francesco Amirante, in rappresentanza del Senato della Repubblica, Vannino Chiti, e della Camera dei Deputati, Renzo Lusetti, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, rappresentanti della comunità ebraica di Roma, parenti delle vittime della strage e numerose altre autorità civili, religiose e militari.
Il Presidente Napolitano, dopo la deposizione della corona in omaggio alle vittime delleccidio, lintervento del Presidente Nazionale dellANFIM, Rosina Stame, lappello dei martiri ardeatini con i nomi delle 335 vittime, le preghiere cattoliche ed ebraiche, ha visitato il Mausoleo Ardeatino e firmato lAlbo dOnore del Sacrario.
(LG-FF)
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