Operazione fiumi 2004: la mappa del rischio idrogeologico in Italia

La prima indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile.

Nell’ ambito del progetto Ecosistema Rischio 2004, Legambiente in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile è stata realizzata la prima indagine per conoscere la situazione dei comuni italiani a rischio idrogeologico. Con Operazione Fiumi 2004 – che riportiamo nel link -, cioè la campagna d’ informazione per la prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico, sono state monitorate le azioni che le oltre 1.100 amministrazioni comunali, classificate nel 2000 dal Ministero dell’ Ambiente a rischio idrogeologico molto elevato, svolgono per la mitigazione del rischio in tutta Italia. Le azioni che i Comuni hanno a disposizione per contrastare il rischio idrogeologico – si legge nell’ indagine – sono riconducibili a : – attività ordinarie legate alla gestione del territorio, quali la manutenzione degli alvei e delle opere idrauliche, nonché l’ adeguamento alle norme di salvaguardia dettate dai Piani di bacino; – redazione dei piani di emergenza, aggiornati e conosciuti dalla popolazione, perché sappia esattamente cosa fare e dove andare in caso di emergenza. L’ indagine ha dunque voluto verificare l’ esistenza di queste attività monitorando sia il livello di rischio che le azioni messe in campo dai Comuni per mitigarlo. Tra gli oltre 1.100 comuni sull’ orlo dell’ allarme 1 su 3 è in forte ritardo nella lotta al rischio idrogeologico, solo la metà ha un piano d’ emergenza aggiornato, 2 su 3 hanno abitazioni in aree a rischio frana o alluvione. Questi gli inediti risultati dell’ indagine.

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