Organizzazione del Ministero delle infrastrutture

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 179 del 3 agosto 2006 è pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 luglio 2006 sulla “Organizzazione del Ministero delle infrastrutture”, modificando quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001,n. 177, recante “Organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.

Richiamandosi alla legge 15 marzo 1997,n. 59, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa, ritenuta l’esigenza di apportare al decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 2001, n. 177, recante “Organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”, il Presidente del Consiglio dei Ministri con il Decreto 5 luglio 2006 ha preso atto del rilievo n. 9o del 28 giugno 2006 sollevato dall’Ufficio di controllo di legittimità sugli atti dei Ministeri istituzionali della Corte dei Conti adeguando il contenuto ai citati rilievi dell’organismo di controllo. Con tale Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri vengono riportate allo stato originario le competenze reciproche del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti.
Pertanto, come previsto dall’art. 1 del DPCM al Ministero delle infrastrutture sono trasferite le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di:
a) programmazione, finanziamento,realizzazione e gestione delle reti infrastrutturali di interesse nazionale, ivi comprese le reti elettriche, idrauliche, acquedottistiche, di integrazione modale fra i sistemi di trasporto nonché delle altre opere pubbliche di competenza dello Stato, ad eccezione di quelle in materia di difesa; qualificazione degli esecutori di lavori pubblici; costruzioni nelle zone sismiche;
b) concerto sul piano generale dei trasporti e della logistica, piani urbani della mobilità e
c) edilizia residenziale : aree urbane;
d) pianificazione delle reti, della logistica e dei nodi infrastrutturali di interesse nazionale, realizzazione delle opere corrispondenti e valutazione dei relativi interventi;
e) politiche dell’edilizia concernenti anche il sistema delle città e delle aree metropolitane;
f) identificazione delle linee fondamentali dell’assetto del territorio con riferimento lle reti infrastrutturali e l sistema delle città e delle aree metropolitane….
g) monitoraggio , controllo e vigilanza in materia infrastrutturale..
h) relazioni internazionali nelle aree di competenza,ecc.
All’art. 2 del DPCM sono indicate le competenze del Ministero dei trasporti al quale spettano:
-la proposta del piano generale dei trasporti e della logistica, dei piani urbani della mobilità e della pianificazione di settore per i trasporti, oltre al concerto sugli atti di programmazione e di competenza del Ministero delle infrastrutture; navigazione e trasporto marittimo; vigilanza sui porti; demanio marittimo; sicurezza della navigazione e trasporto nelle acque interne; programmazione;aviazione civile e trasporto aereo; trasporto terrestre, circolazione dei veicoli e sicurezza dei trasporti terrestri; sicurezza e regolazione tecnica concernenti le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di trasporti e servizi della mobilità, ivi compresa la intermobilità.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo