Nel progetto sono stati coinvolti nove istituti scolastici di otto città campione (Torino, Milano, Verona, Padova, Roma, Napoli, Brindisi, Palermo) per un totale di 195 bambini delle scuole dell’infanzia e 175 bambini delle scuole primarie, che hanno potuto sperimentare il kit validato dall’ISS e composto, tra i numerosi materiali, da: album illustrati interattivi con tavole a disegno da colorare per i bambini; opuscoli informativi per gli adulti e poster per le classi; manuale operativo per i formatori (medici Centri Ustioni e insegnanti); schede valutative illustrate pre e post-intervento per i bambini; questionari valutativi pre e post intervento (per genitori, insegnanti e bambini della scuola primaria).
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del nostro intervento formativo – ha commentato Alessio Pitidis, ricercatore dell’ISS – In particolare, per i bambini della scuola dell’infanzia, il kit ha prodotto un incremento della capacità di riconoscimento dei pericoli in ciascuno degli ambienti esaminati (cucina, bagno, soggiorno, esterni). Su 41 tipiche situazioni a rischio d’ustione illustrate nelle schede valutative per 36 è aumentata la percentuale di riconoscimento del rischio (ad es.: “piatto di minestra bollente sul tavolo della cucina” prima della formazione riconosciuto a rischio dal 73,1% dei rispondenti, dopo dal 97,5%). Riguardo ai bambini della scuola primaria (6-8 anni) in tutte le 47 situazioni a rischio illustrate si è riscontrato un incremento nella capacità di riconoscimento del pericolo dopo l’attività formativa (ad es.: “flacone liquido infiammabile ai piedi del barbecue”, prima della formazione riconosciuto come pericoloso dal 36% dei rispondenti, dopo dal 65,7%)”.
I bambini più grandi, inoltre, non solo hanno mostrato una maggiore capacità di percezione visiva del rischio, ma hanno anche acquisito nozioni sui corretti comportamenti preventivi, il primo soccorso e gli effetti delle ustioni (ad es. alla domanda su cosa fare in caso di ustione alla mano prima dell’intervento formativo il 72,6% dei bambini aveva risposto correttamente di metterla sotto acqua fresca, dopo l’83,7%).
Nell’Unione Europea gli incidenti domestici e del tempo libero sono la prima causa di morte in età pediatrica (0-14 anni) e, tra essi, le ustioni rappresentano una delle prime cinque cause di mortalità, pari al 3% di tutti i morti per incidenti e violenza in queste età. In Italia dalle Schede di Dimissione Ospedaliera e similmente in quelle di Pronto Soccorso – monitorate dal Sistema di sorveglianza campionaria degli incidenti SINIACA-IDB (Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti in Ambienti di Civile Abitazione – Injury Database) dell’ISS, risulta come, nel periodo 2005-2009 – il 71% dei ricoveri per ustione in età pediatrica (0-14 anni) riguardi bambini di età non superiore a 4 anni; considerando gli ustionati fino a 9 anni d’età, tale quota sale all’86%. In oltre il 90% dei casi, l’ustione è avvenuta a seguito di un incidente domestico o del tempo libero.