Pesca a strascico: fermo definitivo delle imbarcazioni abilitate alla pesca costiera

Con la Circolare 7 ottobre 2004 del Ministero delle politiche agricole e forestali – pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 287 del 7 dicembre 2004 – viene illustrato il Piano per l’ arresto definitivo delle imbarcazioni abilitate all’ esercizio della pesca costiera entro le 6 miglia , che utilizzano il sistema di pesca a strascico.

In “Premessa “ alla Circolare 7 ottobre 2004 del Ministero delle politiche agricole e forestali – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 7 dicembre 2004 – viene detto che il Piano è diretto all’ uscita dal settore pesca delle unità autorizzate all’ uso del sistema a strascico con operatività entro 6 miglia dalla costa. Il Piano , attraverso l’ arresto definitivo di tali unità, è volto alla riduzione alla riduzione dello sforzo di pesca nella fascia costiera ove la maggiore interazione tra la pesca e le diverse attività marittime e portuali acuisce l’ effetto impattante sulle risorse ittiche. Nel contempo, il Piano tiene altresì conto della precarietà economica – dice il Ministero – di tale tipologia di attività di pesca che risulta a conduzione prevalentemente familiare nonché effettuata con imbarcazioni di ridotte dimensioni che ne condizionano l’ operatività. Considerato che la predetta precarietà economica ha causato l’ aumento delle richieste di abbandono di tale tipo di pesca con demolizione compensata dell’ imbarcazione, si ritiene opportuno, secondo norme comunitarie in vigore, favorire tale esodo che consentirebbe di alleggerire lo sforzo di pesca in un’ area sensibile della fascia costiera.

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