Piano d’azione per le tecnologie ambientali nell’Unione europea

La Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C 241/44 del 28 settembre 2004 riporta il Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo per incentivare le tecnologie per lo sviluppo sostenibile.

Nell’ambito del Piano d’azione per le tecnologie ambientali nell’Unione europea, Il Comitato economico e sociale europeo , in data 2 giugno 2004, nel corso della 409° sessione plenaria, ha adottato, con 177 voti favorevoli, 1 voto contrario e 5 astensioni, il Parere (COM(2004)38 def.) –che riportiamo nel link e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE C 241/44 del 28 settembre 2004 – in merito alla Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo per incentivare le tecnologie per lo sviluppo sostenibile.
Il Comitato si è pronunciato, in particolare, su una serie di osservazioni della Commissione che debbono servire da traccia per elaborare il piano d’azione, relative a: – l’esistenza di un potenziale per promuovere le tecnologie ambientali; – il loro sottoutilizzo;- l’importanza di incentivi mirati ed efficaci a favore dell’introduzione e dello sviluppo delle tecnologie ambientali; – l’esigenza di coordinare e di agevolare gli scambi di buone pratiche; -l’esigenza di creare un ambiente favorevole a quanti progettano, acquisiscono, utilizzano, le tecnologie ambientali; – il riconoscimento che l’introduzione e lo sviluppo delle tecnologie ambientali richiederanno tempi medio lunghi. Le osservazioni di carattere generale del Comitato tengono conto anche dei commenti e delle proposte della commissione consultiva per le trasformazioni industriali, facendo presente che il settore delle tecnologie ambientali è, per definizione, molto ampio. Esse possono servire a utilizzare le risorse naturali in modo sostenibile, evitare danni all’ambiente, sviluppare fonti di energia alternative, realizzare la politica integrata dei prodotti ( IPP), evidenziando che è molto importante non limitare la definizione delle tecnologie ambientali alle tecnologie “ pulite”. Il continuo miglioramento dei processi e delle modalità di prestazione dei servizi al fine di diminuire-afferma il Comitato- l’impatto negativo sull’ambiente, la ricerca , i saperi innovativi e lo sviluppo finalizzato a perfezionare le tecnologie tradizionali integrandovi una dimensione ambientale fanno sempre parte della strategia tesa a potenziare le tecnologie ambientali, e vanno quindi incoraggiati. L’efficacia di una tecnologia ambientale si valuta in funzione del suo impatto positivo sull’ambiente e non di una definizione a priori della sua “virtuosità” ecologica.

Fonte: Eur-Lex

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