Piano d’ azione specifico per una pesca sostenibile nel Mediterraneo

Lo ha proposto la Commissione europea

Poiché l’ importanza socioeconomica che la pesca riveste tradizionalmente nel Mediterraneo non ha finora trovato un adeguato riscontro nella politica comune della pesca, il 9 ottobre 2002 la Commissione europea ha proposto una serie di misure ambiziose specialmente concepite per garantire una pesca sostenibile in questo mare. Come riferisce, il Servizio stampa e comunicazione della Commissione europea, è stato deciso di proporre misure concrete che tengano conto delle caratteristiche e delle esigenze peculiari del Mediterraneo. Queste caratteristiche non debbono impedire – come si legge nel documento adottato dalla Commissione stessa e che riportiamo nel link – che in questa zona siano applicati i principi di sfruttamento sostenibile della PCP, né essere usate come pretesto per non attuare adeguatamente le misure di conservazione. Numerosi stock ittici del Mediterraneo “soffrono di uno sfruttamento eccessivo e le nostre proposte – scrive la Commissione- costituiscono una strategia globale e coerente”. Sia all’ interno che all’ esterno dell’ Unione, tutti gli operatori del settore e i responsabili pubblici ” debbono collaborare per garantire il futuro della pesca nel Mediterraneo”- ha dichiarato Franz Fischler, Commissario responsabile dell’ agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca”. Prossimamente verranno presentate altre proposte di riforma, che riguardano il miglioramento della consulenza scientifica, nonché il controllo e la sorveglianza delle attività di pesca al di fuori delle acque comunitarie.Nel piano d’ azione proposto dalla Commissione è previsto di: – adottare una strategia concertata nell’ istituire zone di pesca protette; – utilizzare la gestione dello sforzo di pesca come strumento principale; – migliorare le tecniche di pesca per ridurne l’ impatto negativo sugli stock e l’ ambiente marino; – rafforzare le misure di controllo e di esecuzione; – promuovere la consulenza scientifica; – coinvolgere maggiormente il settore della pesca nelle consultazioni e – promuovere la cooperazione internazionale.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo