Presentata la “Carta di Milano” sul diritto al cibo

E’ stata presentata la “Carta di Milano” sul diritto al cibo dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina. La Carta di Milano è un manifesto collettivo, promosso per Expo Milano 2015 e che rappresenterà la sua eredità globale. Il documento è una richiesta di impegno rivolto a cittadini, istituzioni, imprese e associazioni.

E’ un documento che intende coinvolgere e sensibilizzare i cittadini del mondo nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco. La Carta di Milano intende promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire così una gestione sostenibile dei processi produttivi.
Martina spiega che “è un atto politico e di sensibilizzazione globale sul ruolo del cibo e della nutrizione, per una migliore qualità della vita attraverso quattro prospettive interconnesse: cibo, energia, identità e dinamiche della convivenza”.
A metà maggio, inoltre, verrà presentata la ‘Carta di Milano dei bambini’: uno strumento di educazione e d’impegno alla cittadinanza anche per i più piccoli.
Tutti possono sottoscrivere la Carta, che sarà consegnata a ottobre al Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon. “Il semestre di Expo sarà così collegato al fondamentale appuntamento degli Obiettivi del Millennio”.
Nel Preambolo si legge che “noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale. Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia”.
Obbiettivo prioritario è che tutti devono avere accesso ad una quantità sufficiente di cibo, sano e nutriente, che soddisfi le necessità alimentari personali e permetta una vita attiva.
Si tratta anche di uno strumento di cittadinanza globale che investe direttamente la responsabilità dei singoli cittadini. La “Carta” – viene spiegato – è stata scritta grazie al lavoro di circa 5 mila persone che hanno partecipato alle tappe di questi mesi “Expo delle Idee”.
Martina ribadisce che si tratta di uno “strumento di partecipazione consapevole ai contenuti di Expo 2015, che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione alle proprie responsabilità per garantire alle generazioni che verranno di poter godere del diritto al cibo e di un futuro più sostenibile. Vogliamo fare dei potenziali 20 milioni di visitatori attesi ad Expo 20 milioni di ambasciatori del diritto al cibo nel mondo. E impegnare i governi a muoversi concretamente. La Carta, con l’aiuto della FAO e dell’Università Ca’ Foscari è già stata tradotta in ben 19 lingue. La Carta potrà quindi essere compresa direttamente nella propria lingua madre da 3 miliardi e mezzo di persone. A metà Maggio, inoltre, verrà presentata la ‘Carta di Milano dei bambini’: uno strumento di educazione e d’impegno alla cittadinanza anche per i più piccoli”.

Tra i temi principali della “Carta” abbiamo il diritto al cibo come diritto umano fondamentale, la lotta allo spreco alimentare e di acqua, la tutela del suolo agricolo, l’educazione alimentare e ambientale, il contrasto al lavoro irregolare e minorile, il sostegno al reddito di agricoltori, allevatori e pescatori.
La “Carta” inoltre vuole salvaguardare la biodiversità, dell’ecosistema marino e del benessere animale. Bisogna inoltre investire nella ricerca, promuovendo una maggiore condivisione dei risultati e sviluppandola nell’interesse della collettività, senza contrapposizione tra pubblico e privato.
Si ricorda anche che il cibo è un patrimonio culturale e che quindi va difeso da contraffazioni e frodi.
Infine la “Carta” invita a considerare il rapporto tra energia, acqua, aria e cibo in modo complessivo e dinamico, “ponendo l’accento sulla loro fondamentale relazione, in modo da poter gestire queste risorse all’interno di una prospettiva strategica e di lungo periodo in grado di contrastare il cambiamento climatico”.

Fonte: Regioni

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