Presentazione al Parlamento europeo del Programma ambiente della Presidenza italiana

Pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente il discorso del Ministro Galletti di presentazione del Programma ambiente al Parlamento europeo.

Gian Luca Galletti
Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

Onorevoli membri del Parlamento,

lasciatemi prima di tutto ringraziare voi tutti Parlamentari, il Presidente e il Vice Presidente, per questa importante occasione di incontro e confronto, e per l’opportunità che mi viene offerta di presentare e discutere con voi il programma “ambiente” della Presidenza italiana, a meno di un mese dal suo avvio.
Permettetemi subito di sottolineare la volontà di questa Presidenza di cooperare in modo continuato e proficuo con l’Assemblea Parlamentare, al fine di concordare la definizione di alcuni dossier e avviare comunque un positivo scambio su quei dossier che non sarà possibile chiudere durante la Presidenza italiana, oltre a quelli che vorrete segnalarci.
Il programma “Ambiente” della Presidenza Italiana è ispirato ai temi della crescita e dell’occupazione verde e tiene conto dello stato di avanzamento dei lavori del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente durante le Presidenze della Lituania e della Grecia, alle quali desidero esprimere il mio ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto.

La Presidenza italiana ha più volte sottolineato che la priorità del nostro semestre è la crescita economica e occupazionale, scelta essenziale se si vuole imboccare saldamente la via della ripresa, e quindi restituire agli europei la fiducia nelle istituzioni e, più in generale, nella politica.
E’ necessario uno scatto. Le ultime elezioni europee ci hanno consegnato un messaggio di allarme, di crescente sfiducia verso le istituzioni e le politiche europee, in alcuni casi di scetticismo verso la stessa idea di Europa. Il nuovo Parlamento, la nuova Commissione, i Governi devono raccogliere la sfida di rilanciare il sogno europeo: politicamente, economicamente, culturalmente e ambientalmente.
Le politiche ambientali, largamente condivise dall’opinione pubblica di tutti i paesi, possono rappresentare un efficace strumento per risintonizzare le scelte europee con i bisogni e i desideri dei cittadini.
Sviluppo economico, salvaguardia dell’ambiente, lotta ai cambiamenti climatici sono per la Presidenza italiana parti integranti della medesima strategia, perché siamo convinti che la crescita da perseguire, quella che può innescare competitività per il sistema europeo, sia la crescita verde.
E’ di questi temi che abbiamo discusso a Milano nella riunione ministeriale informale congiunta ambiente-lavoro del 16 e 17 luglio scorso.
Il successo dell’incontro di Milano ha confermato che l’approccio politico integrato è fondamentale per sfruttare le potenzialità occupazionali e affrontare le sfide che derivano dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, resiliente ai cambiamenti climatici e basata sull’uso efficiente delle risorse e dell’energia.
Ci adopereremo, durante la nostra Presidenza, perché il documento annuale della crescita che dà inizio al cosiddetto “semestre europeo”, comprenda un annesso specifico sui lavori verdi.
Un elemento più volte richiamato, del quale sono peraltro forte sostenitore, è stata l’opportunità di mettere in atto strumenti di mercato e tassazione ambientale per uno spostamento significativo del carico fiscale dal lavoro verso l’inquinamento e il consumo delle risorse naturali. In Europa abbiamo sempre più misure di politiche comuni di bilancio dal lato della spesa ma manchiamo ancora di politiche comuni fiscali. In attesa di tempi maturi su questo fronte, esistono ampi margini a livello nazionale.
Come ogni importante trasformazione anche quella da un’economia “brown” ad un’economia “green”, comporterà la necessità di mitigare le potenziali conseguenze negative sui posti di lavoro esistenti. Adeguate politiche industriali dovranno quindi accompagnare la transizione.

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