Prima “Conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare” a Addis Abeba

Ogni anno nel mondo oltre 600 milioni di persone si ammalano a causa di alimenti contaminati da batteri e virus, da parassiti, da tossine o sostanze chimiche. Si contano inoltre 420 mila morti per cibi non sicuri dal punto di vista igienico e sanitario.

La prima “Conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare” del 12/13 febbraio 2019 si è svolta a Addis Abeba, in Etiopia. Co-organizzata dalla dall’Unione africana (UA), dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dall’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha riunito ministri e rappresentanti dei governi nazionali, alti responsabili delle politiche e rappresentanti di gruppi di attori non statali di circa 130 paesi del mondo in una riflessione urgente sulle sfide della sicurezza alimentare.

Lo scopo della conferenza è identificare le azioni chiave che garantiranno la disponibilità e l’accesso a cibo sicuro ora e in futuro. Ciò richiederà un impegno rafforzato al più alto livello politico per aumentare la sicurezza alimentare nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Un secondo evento, il “Forum internazionale sulla sicurezza degli alimenti e sul commercio”, si terrà a Ginevra il 23/24 aprile 2019. Ospitato dall’Organizzazione mondiale del commercio, metterà al centro della discussione le interconnessioni tra sicurezza degli alimenti e commercio. Si prevede che i due incontri galvanizzeranno il sostegno e porteranno all’adozione d’interventi nelle aree strategiche per il futuro della sicurezza degli alimenti.

Gli alimenti contaminati da batteri, virus, parassiti, tossine o sostanze chimiche fanno sì che oltre 600 milioni di persone si ammalino e 420.000 muoiano in tutto il mondo ogni anno. Malattie legate a carenze alimentari pericolose sovraccaricano i sistemi sanitari e danneggiano le economie, il commercio e il turismo. L’impatto di alimenti non sicuri costa ogni anno alle economie a reddito medio-basso circa 95 miliardi di dollari in perdita di produttività. A causa di queste minacce, la sicurezza degli alimenti deve essere un obiettivo fondamentale in ogni fase della catena alimentare, dalla produzione, alla raccolta, alla lavorazione, allo stoccaggio, alla distribuzione, alla preparazione e al consumo, hanno sottolineato i partecipanti alla conferenza.

I progressi tecnologici, la digitalizzazione, nuovi alimenti e metodi di lavorazione offrono numerose opportunità per migliorare contemporaneamente la sicurezza degli alimenti e migliorare l’alimentazione, i mezzi di sussistenza e il commercio. Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici e la globalizzazione della produzione alimentare, insieme a una popolazione globale in crescita e all’aumento dell’urbanizzazione, pongono nuove sfide alla sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti. I sistemi alimentari stanno diventando sempre più complessi e interconnessi, attenuando le linee di responsabilità normativa. Le soluzioni a questi potenziali problemi richiedono un’azione internazionale intersettoriale e concertata.

Uno dei temi centrali affrontati nella conferenza è che i sistemi di sicurezza degli alimenti devono tenere il passo con il modo in cui il cibo viene prodotto e consumato. Ciò richiede investimenti sostenuti e approcci multisettoriali coordinati per la legislazione normativa, adeguate capacità di laboratorio e un’adeguata sorveglianza delle malattie e programmi di monitoraggio alimentare, che devono essere supportati da tecnologie dell’informazione, informazioni condivise, formazione e istruzione.

Fonte: FAO

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