Primo sì alla Legge Comunitaria 2006

Con l’approvazione alla Camera dei Deputati del DDL 1042 del 21 settembre 2006, il Parlamento recepisce nell’ordinamento italiano 116 direttive dell’Unione europea.

Con il primo sì dell’Aula di Montecitorio, il 21 settembre scorso il Parlamento italiano ha avviato l’iter per il recepimento nell’ordinamento nazionale di ben 116 direttive adottate dall’Unione europea. L’articolo 1 del disegno di legge riguardante le “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee”, stabilisce che il Governo è delegato ad adottare, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, i decreti legislativi recanti le norme occorrenti per dare attuazione alle direttive compresi negli elenchi di cui agli allegati A e B. Per le direttive il cui termine di recepimento sia già scaduto, ovvero scada nei sei mesi successivi alla entrata in vigore della legge, il termine per l’adozione dei decreti legislativi di cui al presente comma è ridotto a sei mesi”.
Il provvedimento contiene, fra le altre, anche norme di modifica della legge sull’immigrazione. In base al testo in discussione chi si vedrà respingere la domanda di asilo politico in prima battuta non dovrà più essere automaticamente espulso, ma potrà presentare un ricorso e per tutta la durata dell’esame potrà rimanere in Italia. Inoltre, la domanda di asilo non potrà essere dichiarata infondata solo perchè chi lo richiede proviene da un paese considerato “non a rischio”. E’passata anche la norma che permette di chiedere il permesso di soggiorno a fini di ricerca scientifica anche a chi si trova già in in Italia in regola con le leggi sull’immigrazione. Fino ad ora, la domanda doveva essere presentata prima di entrare in Italia.
Fra le 116 direttive che saranno recepite con la Legge Comunitaria 2006 sono, inoltre, da segnalare:
-la direttive 2005/32/CE del 6 luglio 2005 relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione eco-compatibile dei prodotti che consumano energia e recate modifica della direttiva 92/42/CEE, alla direttiva 96/57/CE e 2000/55/CE;
-la direttiva 2005/35/CE relativo all’inquinamento provocato delle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni;
-la direttiva 2005/47/CE concernente l’accordo tra la Comunità delle ferrovie europee (CER) e la Federazione europea dei lavoratori (ETF) su taluni aspetti delle condizioni di lavoro dei lavoratori mobili che effettuano servizi di interoperabilità transfrontaliera nel settore ferroviario;
-la direttiva 2005/65/CE relativa al miglioramento della sicurezza nei porti;
-la direttiva 2006/25/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche artificiali);
-direttiva 2006/54/CE riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione).

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