– interdizione dai pubblici uffici
– incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per anni 3
– interdizione dalla direzione di impresa per anni 10.
– 20 anni di carcere a testa per per il barone belga Louis de Cartier e per il miliardario Stephan Schmidheiny.
– interdizione perpetua dai pubblici uffici
– incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per anni 3
– interdizione dalla direzione di impresa per 10 anni.
Secondo Guariniello: “Non si sono limitati ad accettare il rischio che il disastro si verificasse, ma lo hanno accettato e continuano ad accettarlo ancora oggi” …
“Non avevo mai visto un dramma come questo, che ha colpito popolazioni di lavoratori e cittadini e che continua a seminare morti.
E continuerà a seminarli chissà fino a quando”.
Le accuse contestate ai vertici dell’Eternit sono:
– disastro ambientale doloso (per l’inquinamento e la dispersione delle fibre-killer)
– omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro.
Gli imputati sarebbero responsabili di oltre tremila vittime, tra operai e familiari, nei quattro stabilimenti italiani di Cavagnolo, Casale Monferrato, Rubiera di Reggio Emilia e Bagnoli, nel Napoletano.
A uccidere era la fibra di amianto che continua a mietere vittime.
I fatti vanno dal 1952 al 2008.
Le parti civili ammesse sono oltre 6000:
– ammalati (di asbestosi, tumori e altre patologie)
– parenti di vittime.
I loro legali inizieranno a parlare a partire dalla prossima udienza del processo, in programma lunedì 11 luglio per non più di un quarto d’ora, per il grande numero; così ha deciso il Presidente del tribunale Giuseppe Casalbore.
(Red)