Il 9 luglio 2012 inizia ludienza preliminare per la tragedia dellEureco di Paderno Dugnano.
Imputato per omicidio colposo plurimo il titolare Giovanni Merlino.
Era il pomeriggio del 4 novembre 2010, quando una miscela di gas, sprigionatasi dai rifiuti pericolosi che la società aveva il permesso di stoccare ma non di trattare, esplose a causa di una scintilla provocata da un muletto in avaria.
A seguito dellincendio morirono nei giorni seguenti, dopo sofferenze lunghissime, quattro operai: Sergio S., Salvatore C., Harun Z. e Leonard S.
Per il giorno del procedimento, alle 9 del mattino, il Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco ha indetto un presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, perché non si spengano i riflettori sul processo e sui sopravvissuti, che sono stati lasciati senza lavoro e senza aiuti economici.
Lunedì 9 luglio Merlino dovrà comparire davanti al Gup.
Laccusa è omicidio colposo plurimo, aggravato dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative sulla sicurezza, lesioni colpose gravissime, incendio colposo, frode fiscale, nonché stoccaggio, traffico e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Io quel pomeriggio ero sul ragno racconta E. in Uomini da bruciare – e stavo travasando vernici e liquidi che venivano mischiati con stracci, o toner, o altre sostanze, per far asciugare queste vernici.
Lo scopo della procedura era quello di permettere il conferimento dei rifiuti pericolosi, così camuffati, in una discarica normale. Erjon e i suoi colleghi non avevano gli strumenti per capire la pericolosità e la gravità delle azioni che gli venivano chieste.
Il Gip Giuseppe Vanore, nellordinanza dello scorso novembre in cui accoglie la richiesta di arresto dei Pm Manuela Massenz e Pietro Basilone, scrive che Merlino è un imprenditore privo di scrupoli (
) dedito esclusivamente, e a ogni costo, a moltiplicare i propri profitti, abusando della sua posizione di imprenditore e datore di lavoro.
Di più: Merlino prosegue il Gip era consapevole dei gravissimi rischi, dovuti allorganizzazione del lavoro allinterno dello stabilimento, per esperienze precedenti.
Il riferimento è alla morte di un altro operaio, avvenuta nel 2005 a San Nazzaro dei Burgundi, in provincia di Pavia, in unaltra azienda di Merlino, la Cr.
(Fonte Il FattoQuotidiano)