Programma-obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 10 luglio 2010 è pubblicato il Provvedimento 9 giugno 2010 del Comitato nazionale di parità e pari opportunità del Ministero del lavoro e delle politiche sociali relativo al “Programma-obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili e per la creazione di progetti integrati di rete”.

Con tale Provvedimento, il Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro formula per l’anno 2010, il “Programma-obiettivo per l’incremento e la qualificazione della occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete”.

Si tratta di azioni positive che hanno l’obiettivo di:
1) promuovere, al proprio interno, la presenza delle donne negli ambiti dirigenziali e gestionali mediante la realizzazione di specifici percorsi formativi volti all’acquisizione di competenze di vertice e/o di responsabilità e l’attuazione di buone e nuove prassi per un piano conc reto di inserimento nelle strutture esecutive. Il piano va valicato da lettera di impegno del legale rappresentante. Per gli organismi di carattere elettivo non è vincolante la stesura del piano di i inserimento, bensì viene richiesta l’individuazione di azioni positive per aumentare la rappresentanza di genere.
2) Modificare l’organizzazione del lavoro, del sistema di valutazione delle prestazioni e del sistema premiante aziendale, adottando la certificazione di genere, sperimentando nuove prassi per favorire la conciliazione e attuando azioni integrate che producano effetti concreti misurabili e documentabili in termini di:
-superamento delle discriminazioni di genere;
-superamento del differenziale retributivo tra donne e uomini;
-progressione delle carriere femminili anche per un’equa distribuzione degli incarichi;
-adozione della strategia comunitaria in materia occupabilità femminile con i criteri di flessisicurezza;
-adozione di strumenti di valutazione e di autovalutazione nei sistemi organizzativi aziendali per misurare e valutare i livelli di attuazione di politiche di pari opportunità (certificazione di genere).

(LG-FF)

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