Promozione delle fonti energetiche rinnovabili.

Entro il 2020 l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili dovrà coprire il 17% dei consumi energetici nazionali. Lo prevede la normativa europea, in particolare la direttiva 2009/28/CE in attuazione della quale il Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010 ha approvato, in via preliminare, uno schema di decreto legislativo che definisce strumenti e meccanismi necessari al raggiungimento degli obiettivi.

Tra le misure previste:
· la razionalizzazione del sistema degli incentivi per produrre ed utilizzare l’energia rinnovabile, per la produzione di energia elettrica e termica;
· l’individuazione di misure volte all’incremento dell’efficienza energetica nei vari settori di utilizzo;
· la semplificazione delle procedure autorizzative;
· lo sviluppo delle infrastrutture di rete necessarie per il pieno sfruttamento delle fonti rinnovabili.

Con questo provvedimento, ha dichiarato il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani “fissiamo definitivamente il nostro programma nazionale per un impiego efficiente e sostenibile delle fonti rinnovabili”. L’obiettivo, secondo il ministro, è “accompagnare lo sviluppo delle tecnologie a favore di un mix produttivo più ecosostenibile, a costi sicuramente più competitivi”.

Il provvedimento riveste importanza anche per il settore agricolo, che negli ultimi anni ha effettuato grossi investimenti per la creazione di oltre 200 nuovi impienti già in esercizio e di altri 400 in corso di accreditamento. Lo ha sottolineato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ricordando che il settore agricolo ha un ruolo importante nell’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e potrà ulteriormente contribuire al conseguimento degli obiettivi previsti dalla Direttiva europea.

Non sarà consentito, però costruire su terreni agricoli impianti fotovoltaici a terra superiori a 1 Mw, per proteggere il terreno agricolo dalle speculazioni industriali. Inoltre la grandezza degli impianti dovrà essere direttamente proporzionale alla superficie agricola posseduta, in modo che non si possa utilizzare più del 10% del terreno a disposizione per sviluppare impianti fotovoltaici a terra.

Il Decreto conferma gli incentivi per il settore agricolo e ne garantisce il livello per tutto il periodo di durata agli impianti già in esercizio o che vi entreranno dopo il 2012.

(LG-FF)

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