Io non rischio è anche lo slogan della campagna, il cappello sotto il quale ogni rischio viene illustrato e raccontato ai cittadini insieme alle buone pratiche per minimizzarne l’impatto su persone e cose. E in questo caso il termine slogan, che in gaelico significa “grido di battaglia”, è particolarmente appropriato: è la pacifica battaglia che ciascuno di noi è chiamato a condurre per la diffusione di una consapevolezza che può contribuire a farci stare più sicuri.
Giunta alla settima edizione, la campagna 2017, si svolge in un’unica giornata, sabato 14 ottobre 2017, in tutti i capoluoghi di provincia. Ciascun capoluogo ospita uno o più eventi (in un’unica piazza o in luoghi vicini collegati) e riunisce tutte le organizzazioni di volontariato di protezione civile del territorio provinciale.
Io non rischio 2017 è speciale: la campagna si arricchisce rispetto al passato di eventi legati alla conoscenza dei luoghi e dei rischi realmente presenti sul territorio, attraverso passeggiate urbane sulle tracce dei rischi, caccia al tesoro, eventi sportivi. In un’unica giornata di informazione e comunicazione, un evento trainante per un grande obiettivo: diffondere buone pratiche di protezione civile e sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione.
Protagonisti della campagna sono proprio i volontari e le volontarie di protezione civile – appartenenti alle sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, nonché a gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia – che si trasformano quindi in uno strumento attivo di comunicazione delle buone pratiche di protezione civile. Fondamentale, anche per questa campagna, è il ruolo attivo dei cittadini che scenderanno in piazza e si confronteranno con i volontari partecipando a eventi legati alla conoscenza dei rischi sul territorio.
“Io non rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. La campagna è realizzata in accordo con Regioni e Comuni. Inoltre, l’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.