Protezione dei dati: parere del garante europeo sulla proposta di modifica del regolamento

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C91/1 del 26.4.2007 è pubblicato il Parere del garante europeo della protezione dei dati sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento(CE) n. 1073/1999 relativo alle indagini svolte dall’Ufficio per la lotta antifrode (OLAF).

La proposta di regolamento che modifica il regolamento(CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 maggio 1999 relativo alle indagini svolte dall’OLAF comporta la modifica della maggior parte degli articoli del regolamento(CE) n. 1073/1999. Questo regolamento stabilisce le norme operative cui devono conformarsi le persone impegnate nelle indagini dell’OLAF e, come tale, costituisce il fondamento giuridico delle attività antifrode dell’Ufficio.
Il Garante europeo per la protezione dei dati (GEPD) ritiene importante esprimere un parere su questa proposta tenuto conto del suo impatto sui diritti delle persone alla protezione dei dati e alla vita privata. Considerato che la proposta stabilisce nuove norme che l’OLAF deve rispettare nello svolgimento delle indagini concernenti presunte attività illecite, è essenziale assicurare che, in tale contesto, siano garantiti adeguatamente i diritti alla protezione dei dati e alla vita privata delle persone coinvolte in tali indagini, dei presunti contravventori nonché dei membri del personale e di altre persone che forniscono informazioni all’OLAF. Ciò è tanto più importante se si considera la natura particolarmente sensibile delle informazioni che l’OLAF potrebbe raccogliere, fra cui dati relativi a sospetti di reati, reati, condanne penali e dati relativi alla salute nonché informazioni volte ad escludere taluno dal beneficio di un diritto, di una prestazione o della conclusione di un contratto, nella misura in cui tali informazioni presentano un rischio specifico per i diritti e la libertà degli interessati.
Fatta questa premessa, il GEPD riconosce l’importanza dei fini e degli obiettivi delle modifiche proposte al regolamento (CE) n. 1079/1999 e, a tale riguardo, si compiace della proposta. Il GEPD apprezza in particolar modo le garanzie procedurali offerte in virtù della proposta. E’il caso, in particolare, della possibilità che le persone sospettate chiedano il parere del consigliere revisore circa il rispetto delle garanzie procedurali in corso di indagine. Il GEPD si compiace delle modifiche che mirano a fornire maggiori informazioni ai denuncianti e agli informatori. Sotto il profilo della tutela dei diritti delle persone alla protezione dei dati personali e alla vita privata, il GEPD ritiene che, nel complesso, la proposta porti miglioramenti rispetto alla situazione attuale.
Ad esempio, il GEPD si compiace che siano riconosciuti vari diritti in materia di protezione dei dati applicabili nel corso delle indagini, come il diritto del sospettato di essere informato in merito all’indagine e di presentare le proprie osservazioni.

Fonte: Eur-Lex

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