Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 372/19 del 27 dicembre 2006 è pubblicata la Direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2006 sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento.

La Direttiva 2006/118/CE è stata adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio partendo dal presupposto che le acque sotterranee sono una preziosa risorsa naturale da proteggere in quanto tale dal deterioramento e dall’inquinamento chimico. Ciò è particolarmente importante per gli ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee e per l’utilizzo delle acque sotterranee per l’approvvigionamento di acqua destinata al consumo umano.
Le acque sotterranee sono, inoltre, la riserva di acque dolce più delicata , oltre che la più cospicua dell’UE, e costituiscono, soprattutto , una fonte importante dell’approvvigionamento pubblico di acque potabile in numerose regioni.
Quindi, tenendo presente quanto sopra e data l’esigenza di conseguire per le acque sotterranee livelli coerenti di protezione, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno ritenuto opportuno stabilire norme di qualità e valori soglia e sviluppare metodologie basate su un approccio comune onde fornire criteri per valutare il buono stato chimico dei corpi idrici sotterranei e stabilire, nel contempo, come criteri comunitari, norme di qualità per i nitrati, i prodotti fitosanitari e i biocidi, in coerenza con le direttive già precedentemente adottate , coma la direttiva 91/676/CEE del 12 dicembre 1991 relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, la direttiva 91/414/CEE del 15 luglio 1991 relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari e la direttiva 98/8/CE del 16 febbraio 1998, relativa all’immissione sul mercato dei biocidi.
Dunque, la direttiva 2006/118/CE del 17 dicembre 2006 istituisce misure specifiche per prevenire e controllare l’i inquinamento delle acque sotterranee , ai sensi dell’articolo 17, paragrafi 1 e 2 della direttiva 2000/60/CE, misure che prevedono, in particolare:
-criteri per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee e
-criteri per individuare e invertire le tendenze significative e durature all’aumento e per determinare i punti di partenza per le inversioni di tendenza.
Pertanto, con la nuova direttiva vengono integrate le disposizioni intese a prevenire o limitare le immissioni di i inquinanti nelle acque sotterranee, già prevista nell’allegato V della citata direttiva 2000/60/CE e mira a prevenire il deterioramento di tutti i corpi idrici sotterranei.

Fonte: Eur-Lex

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