Protocollo di Kyoto: la Russia firma il trattato cui cambiamenti climatici

Con l’ adesione da parte della Russia -dichiarata ufficialmente il 30 settembre 2004 dalle autorità politiche del Paese , il Protocollo di Kyoto, firmato nel 1997 nella città giapponese,già ratificato da più di 120 paesi, non è più una chimera. L’accordo internazionale – il cui testo integrale riportiamo nel link – prevede una riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2008-2012. Grande soddisfazione in Europa e nel mondo ambientalista.

La Comunità europea ed in particolare tutto il mondo ambientalista hanno accolto con grande soddisfazione la notizia riguardante l’adesione della Russia al Protocollo di kyoto, il trattato internazionale firmato nella città giapponese nel 1997 -il cui testo integrale riportiamo nel link – che prevede obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica ( gas serra) per fronteggiare il preoccupante fenomeno del cambiamento climatico,che così potrà finalmente entrare in vigore e sarà vincolante, nonostante il diniego dell’amministrazione americana di Bush il cui paese,gli Stati Uniti d’America, contribuisce da solo ad emettere oltre il 25% sul totale di gas ad effetto serra e quindi rimangono determinanti per la lotta ai cambiamenti climatici. Come ha dichiarato l’ onorevole Valerio Calzolaio,uno dei più attivi promotori italiani del trattato “ la decisione russa sgombra il campo dalle incertezze. E’anche una sconfitta per il governo americano che ha fatto una vera e propria crociata contro il trattato e contro Berlusconi che proprio sulle politiche di contenimento dell’effetto serra si era messo in contrapposizione con il resto dell’ Europa”. Secondo Roberto Della Seta, presidente di Legambiente, “ ora si apre uno scenario completamente diverso poiché tra i 125 paesi che hanno già ratificato il Protocollo si raggiunto il 44,2% delle emissioni climalteranti prodotte dai Paesi dell’ Annesso 1,con la Russia si raggiunge il 61,6% delle emissioni prodotte,ecco dunque che il 55% dei dell’Annesso 1 è ampiamente raggiunto(iPaesi dell’ Annesso 2 che non hanno obblighi di riduzioni sono quelli in via di sviluppo tra i quali anche India e Cina”. Come riferisce il quotidiano Italia Oggi di venerdì 1 ottobre,” per Fausto Giovanelli,capogruppo DS in Commissione ambiente di Palazzo Madama, si tratta di un grande risultato, frutto di un intenso lavoro della Commissione europea e del suo presidente. La ratifica da parte russa mette ora di fronte alle proprie responsabilità tutti i paesi , e tra questi anche l’ Italia ,che hanno firmato e ratificato l’accordo ,ma che non stanno marciando nella direzione degli accordi sottoscritti. Le emissioni sono in aumento non in riduzione”. Infatti, secondo i dati di Legambiente,il superamento delle emissioni lorde di gas ad effetto serra nel nostro paese hanno superato i 545 milioni di tonnellate. Rispetto ai 508milioni di tonnellate del 1990 c’è quindi una crescita del 7,3% 8 il Regno Unito invece ha ridotto le emissioni del 12,4%, la Germania addirittura del 17,7%) che smentisce seccamente l’obiettivo che l’ Italia si era data aderendo al Protocollo di Kyoto:-6,5%. Per quanto riguarda la Russia libera nell’ atmosfera il 17% dei veleni emessi sul pianeta. Dunque, dopo la decisione presa dagli USA nel 2001 di non ratificare il Protocollo, l’adesione del Parlamento russoè fondamentale per l’ entrata in vigore dell’accordo, 90 giorni dopo il voto della Duma.

Fonte: O.N.U.

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