Lo scorso 28 marzo è stata pubblicata una norma UNI che fissa la terminologia fondamentale relativa alla gestione del rischio
Lo scorso 28 marzo è stata pubblicata la norma nazionale UNI 11230:2007 “Gestione del rischio Vocabolario”. Il documento fissa la terminologia fondamentale relativa alla gestione del rischio e rappresenta un riferimento generale, applicabile a tutte le organizzazioni, indipendentemente da tipologia, dimensione ed attività svolte. La norma dovrebbe quindi favorire una crescente diffusione dei concetti fondamentali relativi al processo complessivo di gestione del rischio, proponendosi quale utile strumento nelle relazioni tra organizzazioni – in particolare quando operanti in settori diversi – nonché come riferimento terminologico per lelaborazione di futuri documenti normativi in tale ambito.
La norma UNI 11230 è il frutto di una lungimirante analisi di carattere pre-normativo da parte dellEnte indagine svolta da un apposito gruppo di studio istituito nel novembre 2002 e dell’attività di un gruppo di lavoro – coordinato da uno dei massimi esperti italiani di “risk management”, il professor Antonio Borghesi dell’Università degli Studi di Verona (nonché Presidente del Comitato Scientifico di ARIMAS “Academic Risk Management Association”) – effettivamente rappresentativo di una pluralità di parti interessate: dal mondo accademico e della ricerca allindustria, fino al settore bancario.
È significativo notare come la norma italiana anticipi i lavori di ISO e CEN in materia, attività che peraltro il suddetto gruppo di lavoro segue con estremo interesse e fattiva partecipazione.
Larchitettura terminologica è stata elaborata seguendo le indicazioni proprie del riferimento internazionale in materia (UNI ISO 704:2006 “Lavori terminologici Principi e metodi”) e, al fine di agevolarne la comprensione, i termini sono stati suddivisi nei cinque seguenti raggruppamenti tematici: termini di base, tipologie di rischio, processi di comunicazione e valutazione del rischio, processi di trattamento e monitoraggio del rischio, gestione della crisi e della continuità aziendale.
La norma UNI 11230 è il frutto di una lungimirante analisi di carattere pre-normativo da parte dellEnte indagine svolta da un apposito gruppo di studio istituito nel novembre 2002 e dell’attività di un gruppo di lavoro – coordinato da uno dei massimi esperti italiani di “risk management”, il professor Antonio Borghesi dell’Università degli Studi di Verona (nonché Presidente del Comitato Scientifico di ARIMAS “Academic Risk Management Association”) – effettivamente rappresentativo di una pluralità di parti interessate: dal mondo accademico e della ricerca allindustria, fino al settore bancario.
È significativo notare come la norma italiana anticipi i lavori di ISO e CEN in materia, attività che peraltro il suddetto gruppo di lavoro segue con estremo interesse e fattiva partecipazione.
Larchitettura terminologica è stata elaborata seguendo le indicazioni proprie del riferimento internazionale in materia (UNI ISO 704:2006 “Lavori terminologici Principi e metodi”) e, al fine di agevolarne la comprensione, i termini sono stati suddivisi nei cinque seguenti raggruppamenti tematici: termini di base, tipologie di rischio, processi di comunicazione e valutazione del rischio, processi di trattamento e monitoraggio del rischio, gestione della crisi e della continuità aziendale.
AG
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