Pubblicato Dossier Ambiente n. 142 “Tecnostress – Analisi dei fattori di rischio – Misure per eliminare, ridurre e gestire il rischio”

Uscito il secondo numero di Dossier Ambiente del 2023 dal titolo “Tecnostress” che analizza i fattori di rischio e illustra le misure per eliminarli, ridurli e gestirli. Il volume è in spedizione agli abbonati 2023 e può essere acquistato anche singolarmente.

 

Da tempo il rischio tecnostress stava gradualmente affiorando nella sua peculiarità, ma è nell’emergenza della pandemia, con il massiccio ricorso al lavoro a distanza, che è emerso con forza. Evidenziandosi come rischio ben più significativo di quanto percepito solo fino a poco tempo prima. Le trasformazioni digitali in corso e le relative modificazioni dell’organizzazione del lavoro, degli ambienti e delle condizioni operative, nell’uso e abuso di tecnologie, configurano una situazione che, unita alla costante ricerca dell’incremento della produttività ed efficienza, sviluppa modalità lavorative nelle quali si genera il rischio tecnostress. Un tratto specifico è la crescente abitudine e familiarità con questi strumenti, o il loro netto rifiuto. Si assiste al diffondersi di un fascino “maligno”, attrattivo e repulsivo allo stesso tempo, proprio perché questa tecnologia è connessa con il valore di emancipazione/oppressione. Si notano fenomeni di inclusione/esclusione relativi al possesso e capacità di utilizzo dei dispositivi, che tratteggiano uno specifico “status” e quindi generano il desiderio di appropriarsi di tale “status” o di rifiutarlo. In molti casi risulta, anche a causa alla pressione culturale, l’abbassamento delle difese e l’annullamento delle giuste perplessità o preoccupazioni. Il fenomeno è frequentemente individualizzato, lasciato al singolo e alla sua percezione e scelta, senza diventare questione “sociale”. Il rischio rimane così circoscritto nella comprensione della persona, che può accettare o rifiutare pregiudizialmente.
Vi è quindi una dimensione culturale che contrasta quella della sicurezza e salute nel lavoro. L’obiettivo è perciò conoscere e riconoscere il fenomeno e le sue specificità, nelle dimensioni che assume e nelle sue conseguenze, e cercare di tratteggiare le azioni di prevenzione possibili.
Questa monografia vuole dare una panoramica del fenomeno e fornire alcune indicazioni sulla direzione di marcia immaginabile per la eliminazione, riduzione e gestione di questo rischio.

Dossier Ambiente n. 142 – II trimestre 2023

TECNOSTRESS
ANALISI DEI FATTORI DI RISCHIO
MISURE PER ELIMINARE, RIDURRE E GESTIRE IL RISCHIO
A cura di Domenico Marcucci
con la collaborazione di Romina Cassini, Carlo Galimberti, Giulia Marcucci, Monica Mocci, Carlo Nava, Fabrizio Salmi e Ilaria Verginecura 

INDICE
Prefazione
1. Artefatti digitali, pratiche d’uso e contesti organizzativi. Idee per un approccio di psicologia positiva al fenomeno del tecnostress
1.1 Glossario
di Carlo Galimberti – Giulia marcucci
2. Tecnostress, dall’analisi dei fattori di rischio a una possibile valutazione
di Romina Cassini
3. Panoramica della normativa italiana
di Fabrizio Salmi
4. Tecnopatie relative al tecnostress
di Carlo Nava
5. Il Tecnostress: definizione, un esempio applicativo in ambito scolastico e alcuni suggerimenti di gestione
di Ilaria Vergine
6. Formazione: tra obbligo e opportunità
di Romina Cassini
7. Tecnostress: affrontarlo con la partecipazione
di Domenico Marcucci
8. Buone pratiche, due casi: Sanofi e Prometeon
8.1 Sanofi ”Galateo” aziendale
8.2 Commento al “Galateo” Sanofi
di Monica Mocci
8.3 Estratti Accordo Prometeon
8.4 Commento all’Accordo Prometeon

Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro

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