Pubblicato il Rapporto Cobat 2017

I dati del Rapporto annuale Cobat parlano di oltre 5 milioni di tonnellate di pile e batterie esauste, rifiuti elettronici e pneumatici fuori uso gestiti negli ultimi 30 anni e di oltre 140 mila tonnellate di prodotti tecnologici raccolti, avviati al riciclo e trasformati in nuove risorse nel solo 2017.

Più di 5 milioni di tonnellate di pile e batterie esauste, rifiuti elettronici e pneumatici fuori uso gestiti negli ultimi 30 anni. Solo nel 2017, sono oltre 140 mila le tonnellate di prodotti tecnologici raccolti, avviati al riciclo e trasformati in nuove risorse, percorrendo quasi 2 milioni di km, con un taglio di emissioni inquinanti di più del 57% rispetto al 2016 grazie al rinnovo del parco mezzi della rete logistica. Sono questi i numeri di Cobat, contenuti nel Rapporto annuale di attività presentato il 17 maggio 2018 a Roma. Istituito nel 1988, lo storico consorzio, uno dei primi ad avviare in Italia un percorso virtuoso di economia circolare, gestisce da 30 anni il fine vita dei beni immessi al consumo, garantendo i più elevati standard di sostenibilità ambientale ed economica.

“Siamo nati per risolvere il problema ambientale delle batterie al piombo, trasformandolo in un’opportunità economica per il Paese. È quello stesso spirito – ha detto alla presentazione del rapporto Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat – che ci ha portato ad applicare il metodo Cobat anche ai RAEE. Il principio dell’economia circolare, anche se ancora non sapevamo che si chiamasse così, ci ha guidato quando, in anticipo sulle normative nazionali ed europee, abbiamo creato la prima filiera per la raccolta e il riciclo dei moduli fotovoltaici. E lo stesso abbiamo fatto, continuiamo e continueremo a fare, con gli pneumatici e tante altre tipologie di prodotti di nuova generazione, su cui è necessario investire in ricerca”.

Nel 2017 Cobat si riconferma primo Sistema di raccolta e di riciclo di pile e accumulatori in Italia con il 49,3% dell’immesso al consumo di accumulatori industriali e per veicoli e il 26,8% in quello delle pile e degli accumulatori portatili. Nel settore degli accumulatori al piombo, il Consorzio ha raccolto nel 2017 oltre 117 mila tonnellate in tutta Italia.

Raccolta di accumulatori al piombo esausti a livello regionale. Le Regioni che registrano il maggiore incremento dei quantitativi di raccolta sono Umbria (+33%), Piemonte-Val d’Aosta (+23%) e Lazio (+12). In termini assoluti, Lombardia, Veneto e Campania raggiungono i migliori risultati rispettivamente con oltre 22 mila e più di 12 mila tonnellate per le ultime due Regioni.

Raccolta di pile portatili esauste a livello regionale. In termini assoluti sono Lombardia, Veneto e Lazio le regioni più virtuose, rispettivamente con oltre 505, 277 e 135 tonnellate, mentre per quanto riguarda la variazione percentuale rispetto al 2016 emergono su tutte Calabria (+277%), Sardegna (+253%) e Campania (+202%).

La gestione dei RAEE-rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il 2017 ha rappresentato per Cobat un anno significativo nella gestione dei RAEE, con quasi 16 mila tonnellate raccolte, grazie agli oltre 1.300 punti di raccolta in tutta Italia.
Significativa la raccolta dei RAEE professionali, svolta direttamente dal Consorzio attraverso i Punti Cobat presso i clienti dei propri Soci, passata da 161 tonnellate nel 2016 a 1.360 tonnellate nel 2017.

Gli PFU-Pneumatici Fuori Uso. Anche nel 2017, Cobat ha ottenuto il formale riconoscimento da parte del Comitato per la Gestione degli presso ACI, per la gestione degli PFU prodotti dal settore dell’autodemolizione. Il quantitativo gestito dal Consorzio ha superato le 1.800 tonnellate, corrispondente a un incremento del 10% rispetto al 2016.

Fonte: COBAT

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