L’Europa ha avuto il suo miglior anno di sempre, guidata dalla Germania con oltre 6 GW, un risultato molto importante si è avuto nel Regno Unito e una ripresa ha caratterizzato il mercato francese. Anche la Finlandia, il Belgio, l’Irlanda e la Croazia hanno stabilito nuovi record. Sono in cantiere installazioni offshore pari ad oltre 3.000 MW.
Lo studio del GWEC descrive un’industria eolica matura che sta crescendo, in transizione verso un sistema basato sul mercato, in una competizione positiva con le tecnologie tradizionali e fortemente sovvenzionate, oltre ad essere la fonte maggiormente competitiva in termini di prezzi.
Seppure il report descrive uno scenario roseo dal punto di vista globale per lo sviluppo del settore eolico, l’Italia resta purtroppo ai margini. Il ritardo nell’attuazione dei Decreti attuativi per le fonti rinnovabili non FV, che dovrebbe regolare il settore per gli anni 2017–2020, sta portando all’industria italiana dell’eolico gravi conseguenze, con ripercussioni anche sull’occupazione e sul raggiungimento degli obiettivi di riduzione della CO2.
L’ANEV invita quindi le Istituzioni deputate a decidere sul futuro del settore eolico e delle rinnovabili a far sì che l’Italia possa competere con gli altri Paesi del Mondo, dove i livelli raggiunti sono importanti e dove si punta ad un’economia “green”per il futuro del Pianeta e delle generazioni a venire.