Qualità dell’aria in Emilia-Romagna, pubblicato il report 2018 e i dati nel triennio 2015-2017

Online il report 2018 e l’analisi dei dati nel triennio 2015-2017 relativi alla qualità dell’aria in Emilia-Romagna. In diminuzione tutti gli inquinanti, con concentrazioni tra le più basse degli ultimi 10 anni per le polveri; ozono ancora oltre i limiti ma con valori massimi più contenuti. Permangono alcune criticità per il biossido d’azoto; nei limiti biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio.

In Emilia-Romagna nell’anno appena trascorso solo 7 stazioni su 44 hanno superato il valore limite giornaliero di PM10 (50 μg/m3) per oltre 35 giorni (numero massimo di superamenti annuali definito dalla norma), contro le 27 nel 2017.

Un netto miglioramento della situazione rispetto al 2017, grazie anche alle condizioni meteo climatiche favorevoli alla dispersione degli inquinanti e dunque alla diminuzione della percentuale di giorni favorevoli all’accumulo di PM10: risultata tra le più basse degli ultimi 5 anni (53% contro il 67% del 2017).

Un altro valore di riferimento è la concentrazione media annua di PM10 e PM2.5, risultata entro i limiti in tutte le stazioni. Confermato il trend positivo per PM10, dato che per il sesto anno consecutivo tutte le stazioni hanno fatto registrare una media inferiore ai 40μg/m3 previsti dalla norma (gli ultimi superamenti – in tre stazioni – risalgono al 2012). Molto positivo invece il dato della media annuale di PM2.5, nel 2018 inferiore ai valore limite della normativa (25 μg/m3) in tutte le stazioni, a differenza di quanto avvenuto nel 2017, in cui il valore limite era stato superato in due stazioni sulle 24 che lo misurano.

Nel periodo estivo (aprile-settembre), l’ozono ha superato il valore obiettivo a lungo termine per la protezione della salute (120 μg/m3 di media massima giornaliera calcolata su 8 ore nell’arco di 1 anno) in 25 stazioni su 29, dato che conferma che la quasi totalità delle stazioni ha oltrepassato i 25 superamenti (massimo consentito) nella media sugli ultimi 3 anni del valore obiettivo.

La soglia di informazione (pari a 180 μg/m3 orari), nel 2018 è stata invece superata in 16 stazioni, contro le 26 stazioni del 2017.

Nella stagione estiva il numero di giorni favorevoli alla formazione di ozono è stato tra i più alti dell’ultimo quinquennio (39%) e in linea con il 2017 (40%), anche a causa di temperature superiori alla media climatologica.

Migliora la situazione per il biossido d’azoto, anche se restano ancora due stazioni, entrambe collocate a bordo strada, sopra al limite della media annua di 40 μg/m3.

Nel 2017 risultarono superiori ai limiti quattro stazioni, cinque nel 2015 e nel 2016 e ancora quattro nel 2014.

Tutti entro i limiti di legge, come negli anni precedenti, i valori di biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio.

L’analisi statistica del trend pluriennale (dati 2015-2017) è contenuta nel documento “La qualità dell’aria in Emilia-Romagna” edizione 2018, che aggiorna i dati e le analisi sull’inquinamento atmosferico che hanno fornito il quadro conoscitivo alla base del Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020).

Fonte: ARPAE

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