Il 14 luglio scorso, Legambiente ha presentato un Rapporto sulle frodi e sofisticazioni alimentari in Italia dal titolo Truffe a tavola 2005 il cui testo integrale può essere scaricato dal sito web della nota associazione ambientalista. In tale rapporto si premette che gli italiani temono le frodi sul cibo, rifiutano gli OGM e scelgono la tradizione.
Nel Rapporto sulle frodi alimentari e sofisticazioni alimentari, presentato il 14 luglio scorso da Legambiente con il titolo Truffe a tavola 2005, si legge, fra laltro, che il valore delle truffe e le infrazioni alimentari sono in aumento: + 21% sul 2003. Dal tonno allistamina alle cozze allevate in acque nere, dal vino al fertilizzante alle etichette contraffatte, dal molare nei confetti al carciofo incendiario.Prodotti chimici, OGM, ormoni e coloranti, ma anche i sistemi di allevamento, di conservazione e trasporto dei prodotti alimentari costituiscono i principali motivi di preoccupazione nel piatto.
Ansie insensate e illogiche? Secondo gli autori del Rapporto, la gran parte delle produzioni italiane è sicura, controllata e di alta qualità, e per questo il nostro patrimonio agroalimentare è conosciuto e apprezzato nel mondo. Eppure questo non ci mette al riparo dalle azioni di imprenditori truffaldini quando non dalla vera e propria criminalità organizzata, così come dimostrano i risultati delle indagini svolte dagli organismi di controllo negli ultimi due anni: è infatti pari a 101.655.295 euro il valore delle merci sequestrate dai Carabinieri per la Sanità (NAS) durante le ispezioni (37.969) effettuate nel corso del 2004 solo nel settore alimentare (Acqua e bibite, Alimenti dietetici, Carni e allevamenti, Conserve alimentari, Farine, pane e pasta, latte e derivati, mangimi e prodotti zootecnici, Olii e grassi,Prodotti ittici, Ristorazione, Salumi e insaccati, Vini e alcolici, Zuccheri e sofisticanti), il 21% in più del 2003 (quando era pari a 83.500.738 euro).
Nellultimo anno sono state pari a 4.474 le infrazioni penali accertate e ben 20.856 quelle amministrative contestate, 925 le strutture chiuse per motivi di salute pubblica e 360 quelle sequestrate.
Questi e molti altri dati contenuti in Truffe a tavola 2005 , 2° Rapporto sulle frodi nelle filiere agroalimentari, realizzato nellambito del progetto Salute&Gusto del Movimento difesa del cittadino in collaborazione con Legambiente e con il contributo finanziario del Ministero delle Attività Produttive.
Ansie insensate e illogiche? Secondo gli autori del Rapporto, la gran parte delle produzioni italiane è sicura, controllata e di alta qualità, e per questo il nostro patrimonio agroalimentare è conosciuto e apprezzato nel mondo. Eppure questo non ci mette al riparo dalle azioni di imprenditori truffaldini quando non dalla vera e propria criminalità organizzata, così come dimostrano i risultati delle indagini svolte dagli organismi di controllo negli ultimi due anni: è infatti pari a 101.655.295 euro il valore delle merci sequestrate dai Carabinieri per la Sanità (NAS) durante le ispezioni (37.969) effettuate nel corso del 2004 solo nel settore alimentare (Acqua e bibite, Alimenti dietetici, Carni e allevamenti, Conserve alimentari, Farine, pane e pasta, latte e derivati, mangimi e prodotti zootecnici, Olii e grassi,Prodotti ittici, Ristorazione, Salumi e insaccati, Vini e alcolici, Zuccheri e sofisticanti), il 21% in più del 2003 (quando era pari a 83.500.738 euro).
Nellultimo anno sono state pari a 4.474 le infrazioni penali accertate e ben 20.856 quelle amministrative contestate, 925 le strutture chiuse per motivi di salute pubblica e 360 quelle sequestrate.
Questi e molti altri dati contenuti in Truffe a tavola 2005 , 2° Rapporto sulle frodi nelle filiere agroalimentari, realizzato nellambito del progetto Salute&Gusto del Movimento difesa del cittadino in collaborazione con Legambiente e con il contributo finanziario del Ministero delle Attività Produttive.
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