Rapporto Ecomafia 2002

Con questo settimo Rapporto Legambiente “ritorna sul luogo del delitto”

Questa è la settima edizione dell’ ormai famoso Rapporto sull’ ecomafia elaborato, con una impressionante e voluminosa documentazione, da Legambiente, la gloriosa associazione ambientalista il cui impegno sul versante della lotta all’ ecomafia e più in generale ai fenomeni d’illegalità ambientale è incessante e coerente. Nel Rapporto che l’associazione presentò lo scorso anno si concludeva con queste parole: ” Qualunque sia lo schieramento politico che governerà l’ Italia dopo le prossime elezioni politiche, troverà sul tavolo le proposte che abbiamo avanzato e sostenuto, invano, negli ultimi cinque anni, per difendere queste ricchezze dall’ assalto di ecomafiosi ed ecocriminali”. Le ricchezze a cui facevamo riferimento – è scritto nella Premessa al Rapporto 2002- erano quelle naturale, storiche e culturali che rendono il nostro paese davvero unico al mondo. Le proposte riguardavano l’ introduzione dei delitti contro l’ambiente nel nostro codice penale e il varo di nuovi, più efficaci, strumenti di repressione dell’ abusivismo edilizio. Lo schieramento politico che governa l’ Italia, com’è noto, è cambiato dopo il voto del maggio 2001. E Legambiente è stata di parola: i disegni di legge che prevedono sanzioni più efficaci contro chi saccheggia il nostro patrimonio ambientale e che introducono procedure e risorse adeguate per contrastare l’avanzata del cemento illegale, sono già stati presentati in Parlamento: primo firmatario Ermete Realacci. Intanto, da quanto rileviamo dal Rapporto 2000 di cui pubblichiamo la Premessa il nostro Paese è soggetto a una vera e propria rapina delle sue risorse più preziose, sistematica in alcune aree ma purtroppo assai diffusa sul territorio che, vale la pena ribadirlo, condiziona gravemente e spesso inibisce nei fatti qualsiasi ipotesi di sviluppo economico sano e pulito. Questi alcuni numeri: – nel 2001 gli illeciti ambientali accertati dalle forze dell’ ordine sono stati 31.201; le persone denunciate sono 25.980 e i sequestri effettuati 8.273.Le case abusive realizzate nel corso del 2001 sono state 28.276, per una superficie complessiva di oltre 3,8 milioni di metri quadrati e un valore immobiliare stimabile in 1.785 milioni di euro.Il 53,6% delle nuove abitazioni si concentra nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. Il businnes potenziale dell’ ecomafia è stimato da Legambiente per l’anno 2001 in 14.255 milioni di euro, pari a 27.601 miliardi di ex lire.

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