RAPPORTO INAIL 2008: presentato a Montecitorio

Mercoledì 24 giugno, presso la Sala della Lupa di Montecitorio, è stato presentato il rapporto Inail dal Presidente Marco Fabio Sartori. L’intervento è stato preceduto da un indirizzo di saluto del Presidente della Camera, Gianfranco Fini: “L’infortunio sul lavoro non può essere considerato come una fatalità che irrompe all’improvviso e quasi casualmente nella vita lavorativa”. E’ intervenuto il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi

24 giugno 2009: IL RAPPORTO INAIL CON FINI E SACCONI

Mercoledì 24 giugno, alle ore 11 presso la Sala della Lupa di Montecitorio, è stato presentato il “Rapporto Inail 2008” dal Presidente Marco Fabio Sartori.

Sono 1.120 i casi registrati lo scorso anno su 875mila infortuni complessivi, per una flessione del 7,2%.
In aumento, invece, le malattie professionali.
La circolazione stradale resta il nemico principale da combattere. Indici Eurostat: il tasso di incidenza del nostro Paese è più basso rispetto alla media dell’Area Euro e dell’Ue-15

L’intervento è stato preceduto da un indirizzo di saluto del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha tra l’altro dichiarato: “ L’infortunio sul lavoro non può essere considerato come una fatalità che irrompe all’improvviso e quasi casualmente nella vita lavorativa”.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ricordato che farsi male durante lo svolgimento dell’attività lavorativa non rappresenta “ una calamità che viene dall’esterno“, bensì “ la conseguenza statisticamente prevedibile della condizione in cui si svolge e si organizza il lavoro
.
Fini ha poi puntato il dito sulle inadempienze e i forti ritardi culturali della geografia e della configurazione del nostro tessuto imprenditoriale, sintetizzabili “ nella mancata applicazione della normativa antinfortunistica, nell’incapacità di assicurare aggiornati programmi formativi per la prevenzione degli incidenti, nei salari non sempre adeguati al costo della vita e nella sottovalutazione del ruolo di denuncia dei sindacati“.

Certo, già molto è stato fatto, ha aggiunto la terza carica dello Stato, “ma molto resta ancora da fare, in primo luogo nel Mezzogiorno, per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro“.
Così soprattutto ora che la crisi economica tende a favorire il ricorso al sommerso “occorre mettere la Pubblica Amministrazione nella condizione di fare di più, potenziando le relative risorse umane così da assicurare il pieno rispetto della normativa sugli infortuni attraverso l’attuazione di costanti verifiche presso i luoghi di lavoro e non soltanto attraverso controlli di tipo documentale”. In conclusione, ha dichiarato Fini, “sono sicuro che con il concorso di tutti, delle forze sociali, di tutte le componenti del mondo della produzione e del lavoro, di tutte le istituzioni, potremo garantire più alti livelli di prevenzione e di tutela“.

E’ intervenuto il Ministro del Lavoro, On. Maurizio Sacconi.

(Red)

Approfondimenti

Precedente

Prossimo