Rapporto MobilitAria 2023, i dati della mobilità e della qualità dell’aria nelle città metropolitane italiane

Presentato, il 24 maggio 2023, nell’ambito della conferenza “Mobilità 2030: aria pulita, decarbonizzazione, spazi sicuri nelle grandi città italiane”’, il Rapporto MobilitAria 2023, lo studio annuale realizzato dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del CNR (CNR-IIA) e Kyoto Club. Il rapporto analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2022 nelle 14 città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia).

 

Nel 2022, un anno ancora di transizione post biennio 2020-2021 di fase acuta della pandemia da COVID-19, si è registrata una risalita della mobilità urbana. Il trasporto pubblico stenta a riprendersi dalla drastica riduzione dei passeggeri, in seguito alle limitazioni sanitarie. L’auto è rimasta la protagonista degli spostamenti urbani, non raggiungendo i livelli 2019 influenzati da lavoro agile e smart working. Allo stesso modo, per la mobilità attiva a piedi e in bicicletta è ancora da verificare la sua crescita nei prossimi anni. Ai necessari obiettivi di riduzione dei gas inquinanti, della congestione, dell’incidentalità e della mortalità stradale si aggiungono gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 che vanno perseguiti con urgenza, verso le città a zero emissioni al 2050.

Anche quest’anno il Rapporto MobilitAria, realizzato da Kyoto Club e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2022 nelle 14 città metropolitane italiane. MobilitAria 2023 affronta questi temi in modo dettagliato grazie a:
– un’analisi e alle proposte di Kyoto Club e CNR-IIA per la mobilità sostenibile e la decarbonizzazione verso città a zero emissioni;
– una riflessione su come sarà la nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria e come impatterà la sua applicazione sulle grandi città italiane;
– uno sguardo all’obiettivo 2020-2030 verso città a zero emissioni, insieme a un’analisi sulla mobilità sostenibile nelle 14 grandi città, considerando gli obiettivi da perseguire, a partire dalla situazione odierna;
– un’analisi delle risposte dei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) per città a misura di mobilità sostenibile.
Oltre a queste analisi, il rapporto contiene cinque contributi esterni, elaborati da esperti, due di questi offrono un focus europeo, e altri approfondimenti sulle città sicure e a misura d’uomo. Come per le passate edizioni, nello studio si analizza la qualità dell’aria nelle 14 grandi città italiane nell’anno 2022 e il trend delle concentrazioni e dei superamenti nel periodo 2006-2022 e sono state analizzate le concentrazioni degli inquinanti.

Rispetto al 2021, in quasi tutte le città, sono aumentate le concentrazioni di biossido di azoto (NO2). In tutte le città analizzate, la concentrazione media annua del PM10 nell’anno 2022 è al di sotto dei limiti e, rispetto al 2021, si è delineata una situazione ben differenziata: cinque città del sud vedono i valori di concentrazioni delle stazioni di traffico in discesa e sei le città a nord che riscontrano una risalita, Napoli e Roma non subiscono cambiamenti. Permangono ancora diverse città che superano più di 35 volte il limite giornaliero del PM10 nell’arco di un anno.
Sulla qualità dell’aria, dai dati analizzati nel Rapporto, confrontando i valori medi annui registrati nelle città metropolitane nel 2022 con i valori degli obiettivi al 2030 della Commissione europea, risulta che quasi tutte le città si trovano esposte a concentrazioni di inquinanti superiori a quelle attese. Tali superamenti si riferiscono ai limiti per il biossido di azoto NO2 e il particolato PM10 e PM2,5, che si discostano di molto dalle soglie individuate dalla nuova Direttiva europea e dai limiti raccomandati dall’OMS. Questo ci fa comprendere come le città dovranno adottare nei prossimi anni politiche di decarbonizzazione dei trasporti per il miglioramento della qualità dell’aria più lungimiranti e più ambiziose”, dichiara Francesco Petracchini, Direttore CNR-IIA.
Dal Rapporto emerge inoltre che, in termini di emissioni di gas serra, il contributo dei trasporti è significativo. Come si rileva infatti dall’approfondimento sulle nove città italiane candidate a raggiungere zero emissioni al 2030 la media complessiva delle 9 città in termini di emissioni derivanti dal settore dei trasporti è il 23,5% sul totale.

RAPPORTO MOBILITARIA 2023
MOBILITÀ 2030: ARIA PULITA, DECARBONIZZAZIONE E SPAZI SICURI NELLE GRANDI CITTÀ ITALIANE
INDICE
Ringraziamenti
Prefazione
Novità ed obiettivi del 6° Rapporto Mobilitaria 2023
Le proposte di Kyoto Club e CNR IIA per la mobilità sostenibile e la qualità dell’aria
Investimenti per la mobilità sostenibile (2021-2022): PNRR e non solo
Andamento della Qualità dell’aria nel 2022 e il trend degli inquinanti 2006-2022
La nuova normativa europea in tema di qualità dell’aria e il suo possibile impatto sulle città metropolitane
2020-2030, verso città a zero emissioni ed a mobilità sostenibile: la distanza fra la realtà di oggi e gli obiettivi futuri
Cosa prevedono i PUMS per la mobilità sostenibile nelle 14 grandi città italiane
Contributi
Missione NetZero2030: le 9 città italiane che fanno da battistrada
Verso una mobilità zero emission: l’Europa al crocevia
Cinque strategie per una giusta transizione verso città a zero emissioni
CITTÀ 30: restituire la strada alle persone
Milano Città 30: un provvedimento per proteggere la vita delle persone

Dati e analisi delle 14 grandi città
Fonti e legenda

Fonte: CNR

Vai alla notizia completa…

Vai al comunicato stampa…

Vai al Rapporto MobilitAria 2023…

Precedente

Prossimo