Il 13 dicembre si riunisce il Consiglio UE. Pubblichiamo una Intervista all’On. Guido Sacconi, le ns. proposte, il testo votato dal Palamento UE e i principali aspetti tecnici.
Controllare i rischi chimici senza penalizzare il settore, tutelando la salute
Con questo messaggio il Parlamento europeo come abbiamo annunciato, in anteprima, nella precedente Ambl@v-News – ha approvato la relazione dell’On. Guido Sacconi sull’attuazione del Regolamento relativo alle sostanze chimiche REACH. Poiché l’approvazione definitiva del provvedimento richiederà ancora tempi lunghi con possibili tentativi per modificarne il contenuto, daremo ai nostri utenti una informazione continua sull’argomento, accompagnata da commenti di approfondimento.
Dunque, dopo un iter lungo e contrastato, il primo passo per l’adozione del REACH acronimo inglese che significa Registrazione, Valutazione, Autorizzazione delle Sostanze Chimiche ha avuto l’imprimatur del Parlamento europeo, con l’approvazione a larga maggioranza della Relazione dellOnorevole Guido Sacconi, membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (e nella PRESIDENZA della ns. ASSOCIAZIONE AMBIENTE e LAVORO nel Parlamento UE).
L’On. Sacconi era stato incaricato dallo stesso Parlamento europeo di elaborare un testo regolamentare sulle sostanze chimiche che potesse assemblare il più unanimemente possibile le variegate posizioni emerse dal lunghissimo dibattito parlamentare e che ha portato ad una vera battaglia di emendamenti durata molti mesi nelle commissioni parlamentari. Insomma, dopo tre anni di scontri e della maratona finale del voto, durata ben tre ore data l’alluvione di emendamenti(oltre 1000), l’europarlamento ha deciso di assumersi le proprie responsabilità, seppure attraverso un compromesso o meglio come ha dichiarato l onorevole Sacconi “un buon equilibrio tra l’esigenza di tutelare salute e ambiente e quello di non aggravare i problemi di competitività del sistema industriale europeo”. Definendo una vittoria europea l’approvazione del testo discusso nell’europarlamento, il relatore On. Sacconi ha dichiarato,inoltre, che “non è sicuramente facile mettere nero su bianco mesi e mesi di lavoro, un lavoro certo appagante ma faticoso. Un negoziato quello per il varo del regolamento REACH sulle sostanze chimiche, duro nel quale era necessario mantenere una linea guida, alcuni principi fermi, trovando al contempo, argomenti e spazi per un dialogo tra le varie parti politiche che fosse costruttivo. Alla fine questo è stato possibile, abbiamo raggiunto quello che, solamente alla vigilia del voto, sembrava quantomeno arduo, con una lobby industriale mai doma e ancora all attacco, il fronte ambientalista fortemente critico e i gruppi politici spaccati al loro interno. Sì, perché quello che oggi guardiamo con una certa soddisfazione, avrebbe potuto morire sul nascere date anche le pressioni del nuovo governo tedesco, che sembravano influire trasversalmente su tutto l’arco parlamentare”.
Se non ci saranno nuovi intoppi sulla sua strada il REACH dovrebbe concludere il suo iter legislativo il prossimo anno, per entrare in vigore nel 2007, comunque non oltre il 2008. Da quel momento avrà 11 anni di tempo per andare a regime. In altre parole sarà completamente operativo nel 2018.
Intanto, però, cominciano ad affacciarsi le prime insidie per ostacolare o per lo meno ritardare l approvazione del regolamento nei tempi previsti. Ad esempio, la Confindustria italiana si è già fatta avanti, con un appello al Governo per far cambiare la normativa europea in quanto, come ha dichiarato la vicepresidente Marcegaglia, “le procedure sono costose e difficili, si tutela l’ambiente a danno delle imprese”.
Dal canto nostro, impegneremo il nostro sito web per seguire costantemente l iter del provvedimento europeo, fornendo la più ampia documentazione possibile ed invitando tutti coloro che si sentono coinvolti in questa problematica ad inviarci le loro opinioni.
Con questo messaggio il Parlamento europeo come abbiamo annunciato, in anteprima, nella precedente Ambl@v-News – ha approvato la relazione dell’On. Guido Sacconi sull’attuazione del Regolamento relativo alle sostanze chimiche REACH. Poiché l’approvazione definitiva del provvedimento richiederà ancora tempi lunghi con possibili tentativi per modificarne il contenuto, daremo ai nostri utenti una informazione continua sull’argomento, accompagnata da commenti di approfondimento.
Dunque, dopo un iter lungo e contrastato, il primo passo per l’adozione del REACH acronimo inglese che significa Registrazione, Valutazione, Autorizzazione delle Sostanze Chimiche ha avuto l’imprimatur del Parlamento europeo, con l’approvazione a larga maggioranza della Relazione dellOnorevole Guido Sacconi, membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (e nella PRESIDENZA della ns. ASSOCIAZIONE AMBIENTE e LAVORO nel Parlamento UE).
L’On. Sacconi era stato incaricato dallo stesso Parlamento europeo di elaborare un testo regolamentare sulle sostanze chimiche che potesse assemblare il più unanimemente possibile le variegate posizioni emerse dal lunghissimo dibattito parlamentare e che ha portato ad una vera battaglia di emendamenti durata molti mesi nelle commissioni parlamentari. Insomma, dopo tre anni di scontri e della maratona finale del voto, durata ben tre ore data l’alluvione di emendamenti(oltre 1000), l’europarlamento ha deciso di assumersi le proprie responsabilità, seppure attraverso un compromesso o meglio come ha dichiarato l onorevole Sacconi “un buon equilibrio tra l’esigenza di tutelare salute e ambiente e quello di non aggravare i problemi di competitività del sistema industriale europeo”. Definendo una vittoria europea l’approvazione del testo discusso nell’europarlamento, il relatore On. Sacconi ha dichiarato,inoltre, che “non è sicuramente facile mettere nero su bianco mesi e mesi di lavoro, un lavoro certo appagante ma faticoso. Un negoziato quello per il varo del regolamento REACH sulle sostanze chimiche, duro nel quale era necessario mantenere una linea guida, alcuni principi fermi, trovando al contempo, argomenti e spazi per un dialogo tra le varie parti politiche che fosse costruttivo. Alla fine questo è stato possibile, abbiamo raggiunto quello che, solamente alla vigilia del voto, sembrava quantomeno arduo, con una lobby industriale mai doma e ancora all attacco, il fronte ambientalista fortemente critico e i gruppi politici spaccati al loro interno. Sì, perché quello che oggi guardiamo con una certa soddisfazione, avrebbe potuto morire sul nascere date anche le pressioni del nuovo governo tedesco, che sembravano influire trasversalmente su tutto l’arco parlamentare”.
Se non ci saranno nuovi intoppi sulla sua strada il REACH dovrebbe concludere il suo iter legislativo il prossimo anno, per entrare in vigore nel 2007, comunque non oltre il 2008. Da quel momento avrà 11 anni di tempo per andare a regime. In altre parole sarà completamente operativo nel 2018.
Intanto, però, cominciano ad affacciarsi le prime insidie per ostacolare o per lo meno ritardare l approvazione del regolamento nei tempi previsti. Ad esempio, la Confindustria italiana si è già fatta avanti, con un appello al Governo per far cambiare la normativa europea in quanto, come ha dichiarato la vicepresidente Marcegaglia, “le procedure sono costose e difficili, si tutela l’ambiente a danno delle imprese”.
Dal canto nostro, impegneremo il nostro sito web per seguire costantemente l iter del provvedimento europeo, fornendo la più ampia documentazione possibile ed invitando tutti coloro che si sentono coinvolti in questa problematica ad inviarci le loro opinioni.
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