Il progetto è mirato alla riduzione della produzione dei rifiuti in particolare per quanto riguarda gli scarti alimentari, attraverso diversi strumenti, quali la predisposizione di linee guida igienico-sanitarie per orientare il processo devolutivo; la valutazione di costi/benefici economici, sociali e ambientali legati alla devoluzione dell’invenduto per le tipologie di soggetti coinvolti (Comuni, Gdo, Enti non profit); e l’individuazione di forme e modalità per introdurre nelle procedure amministrative dei Comuni meccanismi premiali, incentivanti e/o compensativi per i soggetti coinvolti nelle iniziative di devoluzione delle eccedenze alimentari; la comunicazione e divulgazione delle iniziative contro lo spreco alimentare.
I soggetti destinatari sono: Gdo (Grande distribuzione organizzata), la cui produzione di rifiuti urbani o assimilabili può essere ridotta grazie alla donazione delle eccedenze; Enti non profit, che provvedono al ritiro e alla destinazione gratuita delle eccedenze alimentari ai soggetti bisognosi e devono garantire l’igiene e la sicurezza degli alimenti donati; Comuni che non dispongono attualmente di una valutazione sui costi/benefici delle pratiche di devoluzione, che consenta loro di creare un modello locale virtuoso e valutare possibili forme di premialità per i soggetti che devolvono.
L’accordo ha la durata di due anni, il monitoraggio dei dati richiesti decorrerà a partire da settembre 2015 e terminerà a dicembre 2016.