Regolazione e vigilanza sui mercati e di funzionamento delle Autorità preposte

Il 5 marzo scorso è stato presentato al Senato della Repubblica il disegno di legge di iniziativa governativa (A.S. 1366) recante “Disposizioni in materia di regolazione e vigilanza sui mercati e di funzionamento delle Autorità indipendenti preposte ai medesimi”.

Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 febbraio scorso, reca norme volte a rafforzare funzioni, poteri e capacità d’azione delle Autorità indipendenti di regolazione, vigilanza e garanzie dei mercati, con l’obiettivo di tutelare al massimo grado diritti e interessi fondamentali dei cittadini sanciti dalla Costituzione e dai Trattati europei, di contribuire ad accrescere la trasparenza e la regolazione dei mercati garantendo un più ampio regime di concorrenza.
Secondo il Governo, soltanto un autentico rafforzamento e completamento del sistema di regolazione indipendente dei mercati può consentire, nella chiara distinzione di responsabilità, al Governo e al Parlamento, così come agli organi di regioni ed enti locali, di esercitare i propri compiti fondamentali volti definire la cornice normativa dei mercati, a elaborare politiche generali di sviluppo infrastrutturale e di tutela sociale e ambientale, ad assicurare un’alta supervisione sugli andamenti dei mercati finanziari, al fine di prevenire le situazioni di crisi; a verificare i risultati conseguiti ed eventualmente predisporre interventi correttivi.
Il disegno di legge interviene in materia di autorià di regolazione dei servizi di pubblica utilità, di vigilanza sui mercati finanziari e di adeguamento degli ordinamenti delle Autorità.
Per quanto concerne i servizi di pubblica utilità, si intendono rafforzare i poteri di regolazione al fine di rendere effettiva l’introduzione della concorrenza e di tutelare anche con misure urgenti gli utenti e i consumatori.
Con riguardo ai singoli settori, il disegno di legge dispone che le funzioni di autorità nazionale di regolamentazione previste dalla disciplina comunitaria siano affidate all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ferme restando tutte le altre competenze del Ministro delle comunicazioni.
Il DDL prevede che le funzioni di regolazione dell’erogazione dei servizi idrici ai cittadini siano affidate all’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ferme restando le scelte in materia di pubblicità delle risorse idriche e delle relative gestioni e le competenze di tutela ambientale al Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare.
Inoltre, prevede, l’istituzione dell’Autorità dei trasporti con competenze di regolazione economica, in materia di tariffe, prezzi, standard qualitativi, condizioni di accesso alle infrastrutture, estese ai settori aereo, autostradale, ferroviario e marittimo. Restano fermi i poteri di indirizzo e di programmazione nel settore, le scelte in materia di investimento delle risorse pubbliche, le prerogative di stipula di convenzioni e contratti, e le funzioni di tutela della sicurezza dei Ministri dei trasporti e delle Infrastrutture.
Per quanto riguarda il riordino delle autorità del settore finanziario, si intende superare l’attuale modello fondato sulla divisione delle competenze in ragione della materia e dei soggetti vigilati. A questo sistema il disegno di legge intende sostituire un modello di vigilanza per finalità, più razionale ed efficiente.

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