Il 20 luglio scorso, il Presidente dellAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, ha presentato al Parlamento la Relazione annuale sullattività svolta e sui programmi di lavoro dalla quale risulta, fra laltro, che dopo la messa in mora della legge Gasparri spetta allo stesso Parlamento intervenire sulassetto concorrenziale nel settore radio-televisivo.
Nel presentare al Parlamento la Relazione annuale del 20 luglio 2006, il Presidente dellAutorità per le comunicazioni, Corrado Calabrò, ha dichiarato, fra laltro, che per quanto riguarda la telefonia mobile lintroduzione di forme di competizione basata sui servizi, ossia lavvento dei cosiddetti operatori virtuali, può accelerare la discesa dei prezzi finali. Qualora nei prossimi mesi non si dovessero registrare significativi avanzamenti al riguardo, lAutorità prenderà in considerazione misure regolamentari, consentendo ai cittadini, nei prossimi tre anni, un risparmio di circa 2 miliardi di euro.
Passando al fronte della televisione, il Garante ha rilevato che RAI e Mediaset si trovano in una posizione di dominanza congiunta nel mercato della TV analogica, nel quale detengono complessivamente l85% dellaudience. In questo ambito e dopo lannuncio della messa in mora dellItalia da parte della Commissione europea per violazione delle direttive europee da parte della legge Gasparri, spetta al Parlamento intervenire sullassetto concorrenziale del settore nel processo di transizione dallanalogico al digitale in modo da renderlo compatibile con gli obiettivi e i vincoli comunitari, rivisitando le persistenti indicazioni della Corte Costituzionale , per evitare che anche nel mercato del digitale terrestre possa riproporsi la configurazione di mercato duopolistico ravvisata nellanalogico.
Passando al fronte della televisione, il Garante ha rilevato che RAI e Mediaset si trovano in una posizione di dominanza congiunta nel mercato della TV analogica, nel quale detengono complessivamente l85% dellaudience. In questo ambito e dopo lannuncio della messa in mora dellItalia da parte della Commissione europea per violazione delle direttive europee da parte della legge Gasparri, spetta al Parlamento intervenire sullassetto concorrenziale del settore nel processo di transizione dallanalogico al digitale in modo da renderlo compatibile con gli obiettivi e i vincoli comunitari, rivisitando le persistenti indicazioni della Corte Costituzionale , per evitare che anche nel mercato del digitale terrestre possa riproporsi la configurazione di mercato duopolistico ravvisata nellanalogico.
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