Gli operatori sanitari sono esposti a una considerevole quantità di rischi a causa dei numerosi ambienti diversi, e talvolta incontrollati, in cui lavorano e della varietà e della tipologia di mansioni che svolgono. Si tratta, fra gli altri, di rischi biologici e chimici (quali infezioni a seguito di ferite da aghi e manipolazione di sostanze pericolose), rischi ergonomici derivanti dalla movimentazione dei pazienti e rischi psicosociali dovuti a lavori svolti in orari particolari, a mansioni estenuanti e all’esposizione a comportamenti aggressivi.
Tutti questi fattori rendono l’assistenza sociosanitaria un settore ad alto rischio. Nonostante i progressi tecnologici abbiano contribuito a ridurre o a eliminare alcuni dei rischi tradizionali del settore, il numero degli infortuni e delle malattie professionali è ancora inaccettabilmente alto. Inoltre, questi progressi tecnologici comportano nuovi rischi da affrontare.
La relazione “Current and emerging occupational safety and health (OSH) issues in the healthcare sector, including home and community care” offre una panoramica dei problemi attuali ed emergenti in materia di SSL per gli operatori sociosanitari, indicando come tali problemi pregiudichino la loro salute e la loro sicurezza sul lavoro e influiscano sulla qualità dell’assistenza che forniscono, oltre a evidenziare le sfide del settore, tra cui la carenza di professionisti esperti e qualificati, una forza lavoro in età avanzata, il maggiore impiego di tecnologie che richiedono nuove competenze e l’introduzione di nuovi percorsi terapeutici per far fronte a condizioni croniche multiple.
Il fatto che la gente viva più a lungo e abbia un crescente bisogno di cure a lungo termine sposta l’attenzione dall’ambiente controllato in cui si svolge l’assistenza ospedaliera urgente alle cure prestate all’esterno e nelle case delle persone. L’ambito domiciliare rappresenta un ambiente di lavoro particolarmente difficile per via degli spazi stretti, della mancanza di formazione, della sorveglianza scarsa o nulla e del fatto di dover affrontare, ma senza disporre di misure sufficienti per controllarli, gli stessi rischi che si incontrano, per esempio, negli ospedali.
La relazione, combinando una rassegna aggiornata della letteratura in materia con un’indagine che è stata elaborata e inviata agli operatori della SSL di tutti gli Stati membri, premette di confrontare le scoperte della letteratura specializzata con quelle della “prima linea”, fornendo così orientamenti ai responsabili politici, ai ricercatori e agli operatori della SSL per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro in questo settore, cosa che rappresenta un punto essenziale affinché il settore dell’assistenza sanitaria faccia fronte alle sfide e offra ai pazienti cure di qualità elevata in futuro.