Relazione sull’attività 2009 del Garante della privacy.

Circa 600 provvedimenti collegiali adottati, 4000 le risposte date tra quesiti, reclami e segnalazioni. 360 i reclami presentati dal Garante, 18 i pareri al Governo e al Parlamento, 400 le ispezioni adottate e più di 600 le violazioni amministrative contestate, compreso il primo semestre 2010. 43 le violazioni segnalate all’autorità giudiziaria nel 2009 e più di 3 milioni di euro le sanzioni già riscosse.

Ed ancora numerose sono state le Audizioni parlamentari: tra le più rilevanti, quelle sulle problematiche legate all’informazione della P.A., al credito al consumo e ai sistemi antifrode, alla riforma dell’Authorities, all’uso dei dati raccolti da periti e consulenti dei magistrati.

Le telefonate pubblicitarie indesiderate; i sistemi di videosorveglianza; la tutela dei minori; Internet e il fenomeno dei Social network e dei nuovi servizi agli utenti; il controllo dei lavoratori; le nuove tecnologie ai fini della sicurezza. Il settore della sanità; la trasparenza della P.a.; il corretto rapporto tra diritto di cronaca e dignità delle persone; la protezione dei dati giudiziari; le banche dati del DNA; le esigenze di semplificazione per le imprese; il trasferimento dei dati all’estero. Sono solo alcuni dei principali e complessi settori nei quali il Garante ha assicurato il suo intervento nel corso del 2009 a difesa dei diritti fondamentali dei cittadini. Intervento che proprio all’inizio dello scorso anno è stato rafforzato con i maggiori poteri sanzionatori attribuiti all’Autorità.

Importante l’attività del Garante nel Gruppo di lavoro comune delle Autorità di protezione dati europee (WP29) in particolare riguardo al Social network, ai motori di ricerca, alla privacy dei minori a scuola e su Internet, alle nuove regole per le comunicazioni elettroniche, alla definizione di standard internazionali comuni, alle “regole vincolanti di impresa”, ai dati dei passeggeri aerei, all’utilizzo negli USA per fini di lotta al terrorismo dei dati Swift sulle transazioni finanziarie. Intenso il lavoro nell’ambito delle Autorità di controllo Schengen, Europol, Eurodac e soprattutto nel WPPJ, il Gruppo d lavoro appositamente istituito dalle Autorità garanti europee per la tutela dei cittadini nel settore della polizia, della sicurezza e della giustizia, che ha visto riconfermata per altri due anni la Presidenza al Garante italiano.

Il Garante italiano è stata l’unica autorità di protezione dati presente alla Conferenza organizzata nel 2010 dal Consiglio di Europa sul Cibercrime.

(LG-FF)

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