Risoluzione del Comitato delle Regioni sui cambiamenti climatici.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 211/61 del 4-9-2009 è pubblicata la Risoluzione del Comitato delle Regioni sui cambiamenti climatici: il cammino verso Copenaghen, adottata il 18 giugno 2009.

Il Comitato delle Regioni, con questo documento adottato il 18 giugno scorso, vuole sottolineare la sfida del cambiamento climatico per gli enti regionali e locali, ricordando che i cambiamenti climatici rappresentano una delle più importanti sfide politiche che l’umanità è chiamata a fronteggiare.

A questo proposito, gli enti regionali e locali devono svolgere un ruolo chiave nella lotta contro i cambiamenti climatici, soprattutto in quanto sono proprio i soggetti che più spesso si fanno carico dei costi economici e sociali che ne derivano.

Viene ribadito che la crisi economica non deve essere un pretesto per ridurre gli sforzi ma, al contrario, un’occasione per intensificare l’azione di lotta ai cambiamenti climatici. La crisi economica – si legge nel documento – infatti dovrebbe essere vista come un’opportunità per rafforzare le competenze tecniche e sviluppare attività per affrontare i cambiamenti climatici, ponendo l’accento sul fatto che molti enti regionali e locali stanno già contribuendo in maniera significativa al successo delle iniziative europee nel campo della politica energetica e climatica, oltre a svolgere un ruolo cruciale nell’attuazione delle rispettive politiche attraverso interventi sul fronte dei trasporti pubblici, dell’infrastruttura stradale e di quella energetica, dell’edilizia, dell’assetto del territorio, dell’efficienza energetica e della comunicazione con i cittadini.

Riferendosi ai prossimi passi internazionali sul clima, viene sottolineata la necessità che il Comitato delle Regioni sia rappresentato, come espressione della voce degli enti regionali e locali europei, nella delegazione UE alla Conferenza delle parti (COP 15) nell’ambito della Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che si terrà nel dicembre 2009 a Copenaghen.

Inoltre, invita la Commissione europea e gli Stati membri ad applicare il principio di sussidiarietà nell’elaborazione e negoziazione di nuove politiche su questioni relative al cambiamento climatico suscettibili di esercitare un impatto significativo sugli enti regionali e locali e sui loro cittadini, nonché ad assicurare l’assegnazione di risorse finanziarie e umane sufficienti quando vengono ripartite le responsabilità ai vari e diversi livelli ed accoglie con favore l’impegno dell’UE a sostegno di una sinergia di sforzi destinati all’attenuazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento a tale fenomeno in conformità dell’Agenda di Lisbona e degli accordi di Goteborg, ma auspica che la nuova strategia di Lisbona post 2010 si allontani dalla configurazione attuale, in cui sono in atto tre processi paralleli e si orienti verso un unico quadro di sviluppo che comprenda l’azione dell’Unione europea in ambito sociale, economico e ambientale.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

Approfondimenti

Precedente

Prossimo