Pubblichiamo l’approfondimento “Rivedere la valutazione stress lavoro correlato” di Renata Borgato, esperta di formazione.
Rivedere la valutazione stress lavoro correlato
L’idea che sia necessaria una revisione della valutazione dello stress lavoro correlato è largamente condivisa dagli operatori della sicurezza. Le ragioni a suffragio di questa tesi sono molteplici e oggetto di un lavoro collettivo svolto dalla CIIP (Consulta Interassociativa per la prevenzione) nel gruppo coordinato dalla dott. Antonia Ballottin.
In questo articolo cercherò di presentare in dettaglio alcune potenziali fonti di stress attualmente non valutate e derivanti o strettamente collegate alla pandemia. Si è molto parlato di pandemic fatigue, espressione con cui l’OMS ha denominato la naturale reazione a una pandemia che è durata molto e di cui non si vede la definitiva risoluzione. Un’indagine, eseguita su mandato della Commissione Europea, ha rilevato che la pandemia di Covid-19 ha prodotto nelle popolazioni notevoli segni di stress da cui sono derivati atteggiamenti disfunzionali quali la ridotta attuazione dei comportamenti protettivi e rispetto delle regole, vissute da molti come inefficaci o rifiutate come troppo onerose e limitanti delle libertà individuali. Anche se l’allentarsi delle misure restrittive ha fatto rientrare in parte questa sindrome, sono ancora presenti alcuni degli effetti che possono essere a essa correlati, quali elementi di intolleranza e aggressività tra persone che hanno atteggiamenti opposti nella valutazione della situazione attuale e degli atteggiamenti da assumere.
Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro