RLS: studio su partecipazione SGSL, STRESS e rischi psicosociali

ISPESL propone la compilazione di 2 questionari: 1) La partecipazione e coinvolgimento del Rls; 2) La partecipazione attiva del lavoratore nella prevenzione dei rischi psicosociali Si tratta di uno studio sulla partecipazione e sul coinvolgimento del RLS al sistema di gestione della salute e della sicurezza alla prevenzione dei rischi psicosociali e stress lavoro-correlato. Settori credito, assicurativo e riscossione

ISPESL propone la compilazione di 2 questionari:
– 1) La partecipazione e coinvolgimento del Rls;
– 2) La partecipazione attiva del lavoratore
nella prevenzione dei rischi psicosociali

Si tratta di uno studio sulla partecipazione e sul coinvolgimento del RLS al sistema di gestione della salute e della sicurezza alla prevenzione dei rischi psicosociali e stress lavoro-correlato dei settori credito, assicurativo e riscossione.

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L’orientamento dell’Unione Europea ed in particolare la Direttiva Quadro Europea 89/391, volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute durante il lavoro, ha richiesto, tra le azioni da attuare, quali misure di tutela per la gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro, la partecipazione del lavoratore e del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls).
Nell’ottica della prevenzione la partecipazione del Rls e del lavoratore rappresenta un valore aggiunto per una radicata cultura della salute e sicurezza aziendale, conducendo tutti i lavoratori verso il cambiamento con l’educazione alla salute e la modificazione del comportamento, riducendo e/o eliminando i rischi.
E’ fondamentale affinché il sistema funzioni, il riconoscimento da parte dei vertici aziendali del “potere dell’informazione” proveniente sia dal Rls che dai lavoratori, i quali, insieme al Datore di lavoro e alle altre figure professionali coinvolte, nel cooperare nell’analisi dei rischi connessi ai compiti e alle mansioni ricoperte e nel proporre e attuare le misure di prevenzione adeguate alla situazione ambientale.

Tutto ciò viene evidenziato dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul lavoro (Progetto ESENER, 2009), dall’European Trade Union Institute for Research, Education, Health and Safety (Jacobsen, Kempa, Vogel, 2006) e da una ricerca italiana sul ruolo del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Istituto per il Lavoro – IpL, 2006), le politiche di prevenzione e la qualità della gestione della salute e sicurezza nelle organizzazioni lavorative risultano più efficaci solo se la partecipazione è adeguatamente promossa e sviluppata

(LG – Pa-Ro)

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