Saras: operaio ucciso dal gas, è sciopero. CGIL: evitabile

Investito da un getto di idrogeno solforato, operaio 25enne, spira dopo una notte di agonia. Migliora un 23 anni, anch’egli intossicato, frattura a una gamba per un 42 anni. Dipendenti siciliani di una ditta esterna, stavano effettuando una manutenzione straordinaria. Il pm Secci dispone il sequestro dell’impianto. (fonte Repubblica.it)

Fonte: Repubblica.it.

Secondo una prima ricostruzione, i tre operai dell’impresa d’appalto esterna stavano eseguendo la manutenzione straordinaria in un impianto in fermata, chiamato Dea3, per il lavaggio dell’ossido di zolfo.

Quando hanno aperto il cunicolo che consente di raggiungere la torre, in due sono stati colpiti dal gas. Il terzo, accortosi di quanto era accaduto, ha cercato di raggiungerli ma è precipitato dalla scala. Tutti e tre sono stati dapprima soccorsi dal personale della raffineria e poi trasportati nei diversi ospedali.

Il sostituto procuratore di Cagliari Alessandro Pili ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, poi assegnato a Emanuele Secci, il pm che condusse anche le indagini sull’incidente del 26 maggio 2009 alla Saras, costato la vita a tre operai di Villa San Pietro addetti alla pulizia di una cisterna uccisi dalle esalazioni.

Su quella vicenda è appena iniziato il processo al Tribunale di Cagliari, sentenza attesa per il 16 maggio prossimo.

Secci ha disposto il sequestro del settore dell’impianto della Saras sul quale stava lavorando il lavoratore morto

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