Sentenza della Corte di Giustizia UE sulla libera circolazione dei lavoratori

La Corte UE stabilisce che, nel pubblico impiego, l’esperienza lavorativa acquisita dal lavoratore in uno Stato membro deve essere riconosciuta anche all’interno degli altri Stati membri

Con la sentenza n. C-371/04 del 26 ottobre 2006, la Corte UE ha stabilito che, nel pubblico impiego, l’esperienza lavorativa acquisita dal lavoratore in uno Stato membro deve essere riconosciuta anche all’interno degli altri Stati membri.
In particolare la Repubblica italiana, non avendo tenuto conto dell’esperienza professionale e dell’anzianità acquisite nell’esercizio di un’attività analoga presso una pubblica amministrazione di un altro Stato membro da un lavoratore comunitario impiegato nel settore pubblico italiano, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza degli artt. 39 CE e 7, n. 1, del regolamento (CEE) del Consiglio 15 ottobre 1968, n. 1612, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità.
AG

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