Si è aperta COP 15 dal 7 al 18 dicembre Conferenza Copenhagen per Difesa del clima. Novità da USA, Cina, Brasile

Si è aperta a Copenaghen la 15.a Conferenza Onu (7 al 18 dicembre) sui cambiamenti climatici. Obiettivi principali: – negoziati sulla riduzione della quota di CO2 dei singoli Paesi – contributo dei Paesi in Via di sviluppo, al ruolo delle tecnologie (per la cattura e lo stoccaggio della CO2) – cooperazione internazionale grazie a investimenti pubblici

Si è aperta a Copenaghen la 15.a Conferenza Onu (7 al 18 dicembre) sui cambiamenti climatici.
Obiettivi principali:
– negoziati sulla riduzione della quota di CO2 dei singoli Paesi
– contributo dei Paesi in Via di sviluppo, al ruolo delle tecnologie (per la cattura e lo stoccaggio della CO2)
– cooperazione internazionale grazie a investimenti pubblici
– un nuovo protocollo per fronteggiare il cambiamento climatico che superi il Protocollo di Kyoto, il primo trattato Onu per ridurre le emissioni di gas serra – ratificato da 192 Paesi (e in scadenza nel 2012).

Fonte ANSA
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Oggi l’agenzia Usa per la Protezione ambientale (Epa), ha decretato che vari gas inquinanti (compresa l’a CO2) sono una minaccia per la salute umana.
Ciò al Presidente USA Barack Obama il 18 dicembre di intervenire a Copenaghen assumendo (forse) nuovi impegni sulla limitazione delle emissioni di gas inquinanti.
Gli Stati Uniti intendono ridurre le emissioni di gas inquinanti circa del 17% per l’anno 2020 (prendendo come punto di partenza i livelli del 2005), ha anticipato il presidente Obama.
Ma il suo impegno è stato immediatamente criticato come insufficiente dai gruppi ambientali perché la cifra del 17 per cento equivale in realtà al 3,4% se vengono usati come punti di partenza i livelli del 1990, il punto di riferimento usato da gran parte degli altri Paesi.
Comunque, la decisione dell’Epa di prendere atto della nocività dei gas inquinanti ribalta la posizione assunta dall’EPA durante la presidenza di George W. Bush.
L’Epa potrebbe anche ordinare riduzione alle emissioni di gas inquinanti da parte delle industrie e da parte delle vetture, ma sono previste comunque sfide legali
da parte delle industrie del settore che hanno già accusato l’agenzia ambientale di danneggiare l’economia Usa, mettendo a repentaglio un grande numero di posti di lavoro e ponendo l’industria Usa in stato di inferiorità rispetto ai Paesi concorrenti che hanno meno scrupoli in fatto di salvaguardia del Pianeta.

Secondo il WWF , l’annuncio da parte dell’Epa che le emissioni di gas a effetto serra mettono in pericolo la salute pubblica e il benessere “sottolinea la serietà dell’amministrazione Usa sui cambiamenti climatici, ma abbiamo ancora un elemento mancante: la fiducia della comunità internazionale che gli Stati Uniti mettano in atto gli obiettivi a medio e lungo termine, annunciati dal Presidente Obama”.
Grazia Midulla responsabile clima del Wwf Italia ha sottolineato che “l’approccio più efficace per affrontare la crisi climatica, sia a casa sia come parte di un partenariato globale é attraverso la legislazione del clima globale. Abbiamo anche bisogno di una legislazione degli Stati Uniti e quando il Presidente Obama arriverà a Copenaghen la settimana prossima, il mondo intero si aspetta che farà del cambiamento climatico la sua prossima priorità legislativa dopo l’assistenza sanitaria”.

La Cina chiede ai “Paesi sviluppati” presenti alla conferenza sul clima in corso a Copenaghen di “dimostrare la loro sincerità e la loro volontà politica” con “impegni concreti” e “trasferimenti di tecnologia” ai Paesi più poveri.

Il Presidente brasiliano Lula è intenzionato a pretendere fatti e no solo parole ed ha ribadioto ha ribadito che il suo Paese punta ad una riduzione di Co2 tra il 36,1 e il 38,9% entro il 2020, piano che – secondo l’approccio di Brasilia – potrebbe a sua volta spianare la strada affinche’ anche Usa e Cina avanzino proposte nella stessa direzione.

(Pa-Ro)

Fonte: ANSA

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