Allo stesso tempo, il maggiore utilizzo (e abuso) di medicinali antimicrobici nell’assistenza sanitaria e in veterinaria contribuisce a un aumento del numero di microrganismi patogeni resistenti ai medicinali usati per contrastarli, ad esempio gli antibiotici. Per questo motivo la resistenza antimicrobica costituisce una minaccia sempre più concreta, che secondo alcuni studi potrebbe causare addirittura 10 milioni di vittime l’anno e perdite superiori a 85 milioni di euro per l’economia globale entro il 2050.
In una lettera d’intenti firmata il 29 settembre 2017, la FAO e l’UE si impegnano a collaborare strettamente al fine di dimezzare gli sprechi alimentari pro capite entro il 2030, un obiettivo stabilito nel quadro della nuova agenda globale per gli obiettivi di sviluppo sostenibile, e a intensificare la cooperazione nell’affrontare la diffusione della resistenza antimicrobica nelle aziende agricole e nel sistema alimentare. Il rafforzamento della collaborazione annunciato testimonia le priorità comuni della FAO e dell’UE nell’ambito della sicurezza alimentare.