Sicurezza e salute delle lavoratrici madri

Con riferimento al Decreto legislativo 151/2001, il Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna –Dipartimenti di Sanità Pubblica delle USL di Bologna e Imola – hanno reso disponibile ondine le “ Linee guida per la sicurezza e la salute delle lavoratrici madri” che riportiamo nel link.

I Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL di Bologna e di Imola del Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna hanno reso disponibile ondine le Linee guida per la sicurezza e la salute delle lavoratrici madri di cui al Decreto legislativo 151/2001. L’ interessante documento, elaborato nello scorso maggio 2004 dal gruppo provinciale” Lavoratrici madri” , è stato curato dal Gruppo Tecnico di Coordinamento dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Provincia di Bologna.
La finalità delle linee-guida è quella di diffondere agli attori della prevenzione a livello aziendale uno strumento il più possibile efficace e pratico per la valutazione dei rischi per la salute e sicurezza delle lavoratrici gestanti o in periodo di allattamento, così come previsto dagli articoli 11e 12 del Decreto Legislativo 151/2001. Gli autori sottolineano che premessa fondamentale è quanto troviamo riportato su questo tema nella Comunicazione della Commissione delle Comunità Europee del 5/10/2000:” La gravidanza non è una malattia ma un aspetto della vita quotidiana”, tuttavia” condizioni suscettibili di essere considerate accettabili in situazioni normali possono non esserlo più durante la gravidanza”; lo stesso dicasi per il periodo di allattamento che la normativa tutela fino al VII mese dopo il parto.
Il documento si compone di quattro parti:
-La 1° parte è dedicata alla valutazione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro e all’ identificazione degli stessi ( agenti fisici, chimici, biologici; processi industriali; movimenti e posture; fatica psicofisica);
-La 2° parte è dedicata all’ analisi di situazioni problematiche; sono stati stabiliti criteri di valutazione di alcune situazioni che la legge contempla come rischia valutare e che nella realtà operativa sono di riscontro frequente.
-Nella 3° parte sono state esaminate alcune mansioni che sono state oggetto di confronto al fine di uniformare i comportamenti.
-Nella 4° parte è riportata la seguente modulistica:
-istanza di maternità anticipata o posticipata per lavoro a rischio (modulo 1)
-modulo di risposta da parte della Ditta di possibilità o impossibilità di cambio mansione della lavoratrice in gravidanza o allattamento, conseguente a richiesta da parte del Servizio (modulo 2)
-comunicazione del datore di lavoro ai sensi del D-Lgs.151/2001 (modulo 3).

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