Sicurezza marittima, aggiornata la Strategia UE per proteggere il settore marittimo da nuove minacce e promuovere l’economia blu

La Strategia dell’UE per la sicurezza marittima del 2014 è stata aggiornata per salvaguardare il settore marittimo da nuove minacce, proteggere i cittadini e promuovere l’economia blu. Contestualmente è stato adottato un Piano di azione per l’attuazione da parte degli Stati membri.

 

La Commissione europea e l’Alto rappresentante, il 10 marzo 2023, hanno adottato una Comunicazione congiunta su una strategia rafforzata per la sicurezza marittima dell’UE volta a garantire un uso pacifico dei mari e a proteggere il settore marittimo da nuove minacce. Hanno inoltre adottato un Piano d’azione aggiornato che attuerà la strategia.
La sicurezza marittima è di vitale importanza per l’Unione europea e i suoi Stati membri. Insieme, gli Stati membri dell’UE costituiscono la più grande zona economica esclusiva combinata al mondo. L’economia dell’UE dipende in larga misura dalla sicurezza degli oceani. Oltre l’80 % del commercio mondiale e circa due terzi dell’approvvigionamento mondiale di petrolio e gas sono estratti in mare o trasportati via mare. Fino al 99 % dei flussi globali di dati sono trasmessi attraverso cavi sottomarini. Il settore marittimo mondiale deve essere sicuro per sfruttare pienamente il potenziale degli oceani e dell’economia blu sostenibile. L’UE intende rafforzare l’ampia gamma di strumenti di cui dispone per promuovere la sicurezza marittima, sia civile che militare.

Le minacce e le sfide in materia di sicurezza si sono moltiplicate dall’adozione della strategia per la sicurezza marittima dell’UE nel 2014, rendendo pertanto necessario un intervento nuovo e rafforzato. Le attività illecite di lunga data, quali la pirateria, le rapine a mano armata in mare, il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, il traffico di armi e stupefacenti e il terrorismo, rimangono sfide cruciali. A queste si affiancano tuttavia minacce nuove e in evoluzione, legate all’aumento della concorrenza geopolitica, ai cambiamenti climatici, al degrado dell’ambiente marino e agli attacchi ibridi e informatici.
Si tratta di un’opportunità per promuovere soluzioni sostenibili alle molteplici questioni di sicurezza marittima che l’UE e la comunità internazionale si trovano ad affrontare. È anche un’opportunità per rafforzare il ruolo e la credibilità dell’UE a livello internazionale. I recenti sviluppi geopolitici, come l’aggressione militare della Russia nei confronti dell’Ucraina, ci ricordano con urgenza che l’UE deve rafforzare la propria sicurezza e potenziare la capacità di agire non solo sul proprio territorio e nelle proprie acque, ma anche nel vicinato e oltre.

Una strategia europea per la sicurezza marittima (EUMSS) aggiornata è un quadro che consente all’UE di intervenire per proteggere i suoi interessi in mare e proteggere i suoi cittadini, i suoi valori e la sua economia.
La strategia per la sicurezza marittima aggiornata promuove la pace e la sicurezza a livello internazionale nonché il rispetto delle norme e dei principi internazionali, garantendo nel contempo la sostenibilità degli oceani e la protezione della biodiversità. La strategia sarà attuata dall’UE e dai suoi Stati membri, in linea con le rispettive competenze.
La comunicazione congiunta e il piano d’azione associato specificano diverse azioni integrate che risponderanno agli interessi dell’UE. A tal fine l’UE rafforzerà gli interventi nell’ambito di sei obiettivi strategici:

  • Intensificazione delle attività in mare. Le azioni comprendono l’organizzazione di esercitazioni navali a livello dell’UE, l’organizzazione di ulteriori operazioni di guardia costiera nei bacini marittimi europei, la designazione di nuove zone marittime di interesse per l’attuazione del concetto delle presenze marittime coordinate (uno strumento volto a rafforzare il coordinamento dei mezzi navali e aerei degli Stati membri presenti in zone marittime specifiche) e il rafforzamento delle ispezioni di sicurezza nei porti dell’UE.
  • Cooperazione con i partner. Le azioni comprendono l’approfondimento della cooperazione UE-NATO e l’intensificazione della cooperazione con tutti i partner internazionali pertinenti per sostenere l’ordine in mare basato sul rispetto delle norme, in particolare la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.
  • Ruolo guida nella sensibilizzazione al settore marittimo. Le azioni comprendono il potenziamento della sorveglianza delle navi pattuglia costiere e offshore e il rafforzamento dell’ambiente comune per la condivisione delle informazioni (CISE) per garantire che le autorità nazionali e dell’UE interessate possano scambiarsi informazioni in modo sicuro.
  • Gestione dei rischi e delle minacce. Le azioni comprendono lo svolgimento periodico di esercitazioni marittime reali con la partecipazione di attori civili e militari, il monitoraggio e la protezione delle infrastrutture marittime critiche e delle navi (comprese le navi passeggeri) dalle minacce fisiche e informatiche e la lotta contro gli ordigni inesplosi e le mine in mare.
  • Potenziamento delle capacità. Le azioni comprendono lo sviluppo di requisiti comuni per le tecnologie di difesa nel settore marittimo, l’intensificazione dei lavori su progetti quali la Corvetta di pattuglia europea (nuova classe di navi da guerra) e il miglioramento delle capacità antisommergibile.
  • Istruzione e formazione mediante il rafforzamento delle qualifiche ibride e di cibersicurezza, in particolare dal lato civile, e l’organizzazione di programmi di formazione aperti ai partner non UE.

La strategia aggiornata e il relativo piano d’azione contribuiranno ad attuare la bussola strategica dell’UE per la sicurezza e la difesa.

Fonte: Commissione Europea

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