Sindrome da deficit di natura nei bambini

Il deficit di natura coinvolge prettamente bambini che vivono in agglomerati urbani, molto spesso grandi città, e che non hanno contatti frequenti con ambienti verdi. È stato scientificamente dimostrato che nella vita dei bambini l’assenza di panorami naturali e di semplici attività rurali o campestri può favorire condizioni di difficoltà di attenzione e socializzazione, oppure facilitare la comparsa di asma, infezioni respiratorie e disordini metabolici come l’obesità.

L’Istituto Superiore di Sanità ha istituito dall’ottobre 2018 un corso FAD online finalizzato alla sensibilizzazione di insegnanti, genitori, operatori sanitari, ma anche decisori politici, al cosiddetto “disturbo pediatrico da deficit di natura”, così definito per la prima volta da Richard Louv, giornalista e scrittore americano, in uno dei suoi libri più famosi Last child in the Woods del 2005.

Il disturbo è stato poi studiato e osservato da medici e ricercatori, che lo hanno associato e integrato con alcune moderne malattie infantili.
Il deficit di natura coinvolge prettamente bambini che vivono in agglomerati urbani, molto spesso grandi città, e che non hanno contatti frequenti con ambienti verdi.
Stare in mezzo alla natura aiuta a muoversi e socializzare in modo diretto e autentico, favorendo l’attività sportiva e la buona salute psicofisica.
La vegetazione, anche quella cittadina, migliora le qualità dell’aria respirata e anche solo la visione di un paesaggio verde costituisce un’immagine positiva a livello mentale.

È stato scientificamente dimostrato che nella vita dei bambini l’assenza di panorami naturali e di semplici attività rurali o campestri può favorire condizioni di difficoltà di attenzione e socializzazione, come l’ADHA (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), oppure facilitare la comparsa di asma, infezioni respiratorie e disordini metabolici come l’obesità.

Come specificato nel corso, il ruolo dell’epigenetica in tali dinamiche appare fondamentale, perché spiega chiaramente l’interazione DNA-ambiente: studi su gemelli omozigoti (che hanno un DNA identico) hanno dimostrato quanto la nostra predisposizione genetica si modifichi in relazione all’ecosistema in cui viviamo.
Il contesto che ci circonda, anche quello puramente territoriale, ha la capacità di trasformare positivamente o negativamente il nostro innato “programma genetico” fin dalla nascita e quindi influenzare la nostra salute.
Il corso “Natura e bambini” vuole spingere gli insegnanti, le famiglie, i pediatri e le istituzioni a conoscere e riconoscere il disturbo, incoraggiando proprio la “prescrizione di Vitamina N”, la Natura, un reale alleato terapeutico per una sana crescita fisica e psichica dei nostri bambini.

Per realizzare ciò è necessario promuovere la vita all’aria aperta e costruire nuove aree verdi, specialmente dove se ne riscontri una carenza, allo scopo di creare una distribuzione omogenea e alla portata di tutti.
Il corso FAD propone una ricca sitografia e bibliografia in merito; in più stimola l’utente a riflettere su esempi di casi clinici da deficit di Natura nei bambini, sollecitando la presa di coscienza del problema e la ricerca di una risoluzione, che si dirige in ogni caso verso la promozione del contatto con scenari naturali.

Fonte: ARPAT

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